I cittadini scendono in campo per ripulire in prima persona le strade del proprio quartiere: questo è quanto è avvenuto ieri sera nel quartiere Tommaso Natale, a Palermo. L’area, sita all’interno della VII circoscrizione, è una delle tante zone colpite dall’attuale emergenza rifiuti che affligge il capoluogo siciliano. Contenitori pieni, spazzatura per terra ed incuria diffusa sono un segnale evidente del momento storico che vive l’area. Ma il senso civico di alcuni abitanti del quartiere è uscito allo scoperto in questo momento difficile, mettendo in campo una vera e propria iniziativa di guerrilla gardening.

Un’attività di rinascita territoriale, necessaria al fine di combattere l’incuria e il degrado che affligono il quartiere. L’operazione è nata attraverso i social network, che hanno funto da coordinamento per tutti i volontari. Armati di scope, rastrelli e sacchetti, i residenti si sono rimboccati le maniche ed hanno ripulito tutta l’area dello spiazzale di Tommaso Natale. In particolare, sono state attenzionate le aree verdi nei pressi di Villa Rossi e della Chiesa di San Giovanni Batttista. Operazione riuscita non senza qualche difficoltà, causata sia dai cassonetti pieni che dalla scarsa illuminazione della strada che porta alla borgata marinara di Sferracavallo. Buio e mancati ritiri hanno quindi complicato la vita a questi uomini e donne di buone volontà, che però non si sono arresi ed hanno portato a termine il compito prestabilito.

RIPULIRE TOMMASO NATALE: IL RACCONTO DI PIETRO PELLERITO (VIDEO)


A condurre le operazioni Pietro Pellerito, cittadino della zona impegnato nel sociale e nel mantenimento del decoro urbano del quartiere. “Noi abbiamo organizzato diverse iniziative simili in passato. La piazza di Tommaso Natale era ridotta davvero in uno stato pietoso e quindi abbiamo pensato di dare un segnale. Ciò nel rispetto di tutti e del distanziamento sociale. Non potevamo non attivarci. Oltre tutto, stamattina erano passati in maniera inaspettata gli operatori della Rap per gli interventi, ma non è stato fatto quasi nulla. Soltanto un piccolo intervento di facciata sulla strada di facciata, ma il resto del quartiere è abbandonato. Dalla spazzatura non ricorda, ormai problema di tutta la città, ai marciapiedi e all’incuria ormai in uno stato eccessivo“.

L’attivista civico spiega le modalità future dell’iniziativa, con uno sguardo anche al resto della città. “Abbiamo deciso di farla come iniziativa cittadina, in maniera intensa e cadenzata. Un segnale per ribadire che il territorio ci appartiene. Tommaso Natale è casa nostra, dobbiamo noi stessi occuparcene. Ciò sperando che l’Amministrazione si possa rendere conto che è tempo di tornare sui territori. Il degrado è diffuso. Nelle prossime settimane, anche in altre parti del territorio, saremo presenti per fare questo tipo di attività per coinvolgere sempre più cittadini. Questa sera è nato un bel gruppo, ma puntiamo ad allargarci“.

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