“Abbiamo scelto di essere in piazza insieme alle ‘agende rosse’ per stare con la gente e non nei palazzi o nelle caserme perchè vogliamo che gli uomini della scorta di Borsellino vengano ricordati non solo come la scorta ma con i loro 5 nomi e cinque cognomi”.

Così Luigi Lombardi poliziotto del Siap in questa video intervista realizzata oggi in via D’Amelio