Sono le giornate del dolore e degli ultimi addii alle 5 vittime della strage sul lavoro di Casteldaccia nel palermitano. Giornate cariche di patos non solo per le famiglie delle vittime ma per l’intera comunità. ieri si sono tenuti i primi tre funerali fra le province di Palermo e Trapani, domani si terranno gli altri due. e proprio domani per l’intera provincia di Palermo sarà una giornata di lutto indetta dal sindaco metropolitano Roberto Lagalla.

Non si può morire così

Non si può morire di lavoro è il grido unanime risuonato dalle parole delle omelie a cominciare da quella dell’arcivescovo di Monreale Gualtiero Isacchi che ha officiato i funerali di Ignazio Giordano a Partinico ma continuando anche con l’ultimo dei tre funerali di ieri in ordine di tempo, quello di Giuseppe Miraglia, il picciotto di Ballarò a Palermo.

Le condizioni dell’unico superstite restano critiche

Migliorano lentamente, intanto, le condizioni di Domenica Viola, il sesto operaio coinvolto nella tragedia e salvatosi perché sceso per ultimo e recuperato per primo. E’ ancora in pericolo di vita e la prognosi riservata ma i medici cominciano a vedere qualche speranza.

Le indagini e le scelte ancora da prendere

Sul fronte delle indagini lunedì saranno sul tavolo dei magistrati le relazioni su tutte le autopsia e gli inquirenti potrebbero decidere di iscrivere altre persone nel registro degli indagati oltre Nicolò di salvo titolare dell’impresa per cui lavoravano 3 degli operai morti, Fra le vittime c’è anche il suo socio. infine c’è una altro aspetto su cui saranno necessari chiarimenti. Gli operai decisero di scendere per liberare una sonda incastrata ma anche perché i tombini erano inaccessibili ostruiti dal rifacimento dell’asfalto. Un dettaglio che potrebbe aver contribuito alla tragedia anche se la successiva ricostruzione assegna un peso sempre minore a questa vicenda. Una storia, comunque, complessa tanto quanto tragica nella quale tanti errori, tante superficialità hanno contribuito alla morte di cinque persone.

Articoli correlati