Molti studenti disabili siciliani continuano a restare a casa perché a scuola non ci sono gli assistenti igienico-personali non rientrati nelle scuole per un cavillo burocratico della Città metropolitana di Palermo. In altri casi, dove invece gli assistenti sono di nuovo in servizio ma gli studenti non possono comunque frequentare le lezioni per via della mancata riattivazione del servizio di trasporto.

Quindi gli assistenti igienico-personali protesteranno domani a palazzo Comitini, sede della Città metropolitana di Palermo, a partire dalle 16.

“Denunciamo con forza i falsi proclami del sindaco Leoluca Orlando e dei dirigenti della Ex Provincia di Palermo – dichiara in una nota lo Slai Cobas di Palermo – che dichiarano sui giornali di oggi e sui social che i servizi di assistenza agli studenti disabili nelle scuole superiori da lunedì (23 gennaio) sono ripartiti tutti in modo regolare”.

Il sindacato ha incontrato il sindaco Orlando e il direttore del settore Politiche Sociali della Città Metropolitana di Palermo giovedì scorso: “Ci hanno comunicato che entro il 31 gennaio tutti servizi si sarebbero normalizzati , ora invece si viene a scoprire che per tutte le operazioni burocratiche si slitta addirittura fino a metà febbraio”.

Gli assistenti agli studenti disabili non risparmiano dure critiche anche all’assessore regionale alla Famiglia, Gianluca Miccichè, “per l’inaudito ritardo nell’emanazione della nota di ripartizione fondi per le ex Province siciliane, partorita solo a seguito delle ripetute proteste degli assistenti dello Slai e di alcuni genitori presso il palazzo, ad Orlando, appunto, e a tutto lo staff delle Politiche Sociali che sui giornali e sui social fanno i proclami. Per non parlare della questione del servizio di trasporto non attivato, che di fatto impedisce a molti studenti di frequentare nonostante la presenza degli assistenti”.