Il coraggio e le aspettative del presidente della Foss Maria Elena Volpes e del sovrintendente Antonino Marcellino non sono rimasti disattesi e la matinée per celebrare la Festa della Musica al Politeama si è rivelata un successo di pubblico. Esauriti i 178 posti resi disponibili dalle norme sul distanziamento interpersonale. Con la Sinfonia n.5 in si bemolle maggiore D. 485 di Franz Schubert e la Sinfonia n.1 in do maggiore op.21 di Ludwing van Beethoven, l’Orchestra è ritornata in teatro; primo violino e maestro di concerto Lorenzo Rovati.

Una scommessa vinta: il pubblico palermitano ha dimostrato, ancora una volta, “fame” di cultura, probabilmente amplificata dalle privazioni del lockdown. Un’esigenza chiara ai vertici della Foss che non hanno esitato a portare l’Orchestra in teatro, non appena i decreti governativi l’hanno reso possibile. La vera sorpresa è stata l’età media del pubblico, al di sotto di quella tradizionalmente legata alla musica sinfonica.

Una mission e una missione per la Foss che guarda al pubblico più giovane come alla risposta più significativa per il futuro della musica classica in Sicilia.

Comprensibilmente soddisfatta il presidente Maria Elena Volpes: “Non posso negare la mia felicità per il successo di pubblico della matinée, che non era scontato. Ma la mia gioia più grande è stato vedere molti bambini , eleganti e bellissimi, con i genitori e molti giovani che, evidentemente, hanno preferito la Sinfonica alla domenica al mare. Due fasce di pubblico che ci stanno molto a cuore: i primi perché fra i più piccoli si “nascondono” i grandi talenti e sono i più recettivi agli stimoli culturali; ai più grandi, invece, vogliamo lanciare il messaggio che la musica sinfonica è avvolgente e coinvolgente tanto quanto altre espressioni musicali che i giovani di solito prediligono. Il segreto è nella conoscenza, più le nuove generazioni impareranno a conoscerla e maggiormente ne scopriranno l’emozionalità”.

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