Palermo

Sventò una rapina rimanendo ucciso, ricordato il Carabiniere Stefano Di Bonaventura

Alla presenza di autorità civili e militari, tra cui il comandante della legione carabinieri Sicilia gen. B. Giovanni Cataldo e il comandante della 1^ brigata mobile carabinieri gen. B. Pietro Francesco Salsano, è stato commemorato, stamani a Palermo, il 32 anniversario dell’omicidio del carabiniere ausiliario Stefano Di Bonaventura, ucciso il 13 ottobre del 1986.

Di Bonaventura fu colpito a morte durante una rapina nell’agenzia di viaggio Sicantur, in via E. Amari; il militare, che aveva vent’anni, si trovava nell’agenzia per acquistare un biglietto aereo quando due rapinatori entrarono nel locale per mettere a segno il colpo. Il carabiniere, in borghese, estrasse la pistola d’ordinanza, ma uno dei due rapinatori, armato di pistola, sparò ferendolo; Di Bonaventura riuscì comunque a mettere in fuga i due dopo una colluttazione. Morì nell’ambulanza che lo stava trasferendo in ospedale.

Il 16 maggio 1987, il carabiniere è stato decorato di medaglia d’oro al valor militare, “alla memoria”. Stamani è stata deposta una corona d’alloro nel luogo dell’eccidio, poi è stata officiata una messa nella chiesa Santa Maria Maddalena, dal cappellano militare, Don Salvatore Falzone.

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