Valutiamo positivamente l’intervento del Ministro Poletti e del Sottosegretario Faraone sulla crisi del settore della Formazione Professionale nell’Isola e l’annuncio dell’apertura del percorso che dovrà rilanciare il settore rendendolo funzionale e di sostegno al mercato del lavoro in Sicilia, anche attraverso l’esodo del personale in esubero e oggi senza più prospettive occupazionali. Ora attendiamo i fatti concreti, noi lo chiediamo da tempo”.

A commentare cosi l’esito dell’incontro sulla Formazione professionale che si è concluso ieri sera con il Ministro del Lavoro Poletti e il Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, sono Francesca Bellia segretario regionale Cisl Scuola, Giovanni Migliore Responsabile Formazione Cisl Scuola e Giorgio Tessitore segretario regionale Cisl Sicilia.

“Ci attendiamo un rapido, costruttivo e leale confronto per dare risposte ai giovani, ai disoccupati e agli operatori del settore. Gli oltre 8 mila lavoratori stanno, infatti, vivendo una condizione drammatica, oltre 4 mila di loro hanno già perso il lavoro i restanti sono sospesi dal lavoro. Non si può più perdere tempo, occorre far presto e correre per recuperare il tempo perso e il passaggio dalle aperture politiche ai fatti è tanto necessario quanto urgente” concludono.

“Il ministro Poletti auspica per la soluzione dei problemi della formazione professionale ‘leale collaborazione’, noi riteniamo però che sia giunto il momento di riempire questa ‘leale collaborazione’ di contenuti concreti, capaci di dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori del settore, tenendo conto del fattore tempo, che non è neutro, cioè facendo in fretta”: lo afferma in una nota la Cgil Sicilia al temine di un incontro col ministro del lavoro, Giuliano Poletti alla presenza del sottosegretario all’istruzione, Davide Faraone. “Si è trattato di un incontro interlocutorio”, riferiscono il segretario generale Michele Pagliaro, Monica Genovese, della segreteria regionale del sindacato e Giovanni Lo Cicero, della Flc Sicilia che definiscono comunque “positivo il coinvolgimento del Ministro del Lavoro, che, come Cgil- sottolineano- avevamo sollecitato addirittura già dall’autunno 2014”.

Gli esponenti della Cgil rilevano che “alcuni percorsi indicati, alcune soluzioni possibili sono state già oggetto di discussione tra i sindacati, l’amministrazione e il governo regionale”. E aggiungono che il Ministro ha parlato dell’utilizzo mirato delle strumentazioni esistenti, rifiutando l’idea di interventi assistenziali . Noi riteniamo- sottolineano Pagliaro, Genovese e Lo Cicero– che ci sia ancora molto da fare per risollevare le sorti del sistema, e dare risposte ai cittadini e contemporaneamente ai lavoratori del settore, che non può più essere considerato autoreferenziale. Occorre pensare – concludono- a una forte integrazione con le politiche di sviluppo e con le filiere dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e soprattutto con le forze produttive dell’Isola”.

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