I suoi uomini lo chiamano il generale perchè la sua è una organizzazione paramilitare. E’ stato rintracciato in Sudan e da lì è stato estradato in Italia per rispondere dell’organizzazione dei viaggi della speranza che portano sulle coste italiane centinaia di migliaia di migranti mentre in migliaia, ormai, muoiono durante la traversata.

Si chiama Mered Yehdego Medhane, è un eritreo di 35 anni ed è considerato uno dei più attivi trafficanti di esseri umani del mondo inserito nella lista delle 30 persone più ricercate.

L’aereo che l’ha portato a Roma è giunto nel corso della notte. La Procura di Palermo gli dava la caccia da anni senza riuscire a rintracciarlo. Le indagini che sono state svolte anche durante la sua latitanza disegnano uno spessore criminale di primissimo piano con una quantità di viaggi organizzati anche durante gli spostamenti per sfuggire alla cattura.

Secondo l’inchiesta il coordinamento  dei viaggi veniva seguito da lui personalmente con i trafficanti responsabili della “rotta terrestre” africana ed i contatti diretti con i complici in Europa (in particolare nei Paesi Bassi ed in Scandinavia), gli enormi profitti derivanti dalla sua attività criminale e le assolute condizioni di disprezzo della vita umana delle vittime del traffico.

Delegava, invece. ad altri l’ultima parte del viaggio via mare dopo avere coordinato le partenze dei barconi. insomma lasciava illavoro pericoloso dopo avere incassato le quote destinate all’organizzazione.

Tutte queste operazioni avvenivano anche con l’uso di telefoni satellitari che erano intercettati su richiesta dei pm di Palermo. telefoni che si spostavano continuamente tra la Libia, il Sudan, l’Etiopia, l’Eritrea e gli Emirati Arabi ed in numerosi paesi europei. proprio questo ha dimostrato che l’organizzazione aveva valenza transnazionale permettendo il mandato di cattura mondiale.

Le indagini, coordinate dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi e dal pm Geri Ferrara, hanno portato ad aprile del 2015 alla emissione di 24 mandati di arresto. Mered, rimasto latitante, è stato poi raggiunto da un mandato di arresto internazionale.

Per la Procura di Palermo si tratta di una svolta nella lotta ai trafficanti.”La sinergia e la stretta cooperazione tra tutte le autorità giudiziarie e di Polizia di vari Paesi e tra il ministero della Giustizia e quello dell’Interno italiani e il Ministero della Giustizia sudanese – dice il procuratore Lo Voi – sono stati essenziali per il successo della operazione che costituisce una svolta fondamentale nel contrasto al traffico di esseri umani”.

L’arresto di Mered è avvenuto lo scorso 24 maggio ma se ne apprende solo ora a operazioni di estradizione completate

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