“Nel mio assessorato ci saranno compiti, regole e trasparenza”. Con queste le parole l’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana, Edy Tamajo, ha accompagnato il saluto a tutti i dipendenti dell’edificio di via degli Emiri, sede dell’assessorato regionale delle Attività produttive, nel corso di un incontro questa mattina nell’aula magna.

“In assessorato nessuno spazio per il malaffare”

“Considero questo assessorato un volano indispensabile per lo sviluppo dell’Isola. Se la politica fa il suo lavoro in sinergia e velocità con l’amministrazione, allora potremmo fare cose importanti per tutta la Sicilia”, ha detto il neo assessore Tamajo. “Non ci sarà spazio per il malaffare e vigileremo costantemente. Considero fondamentale il rapporto tra il mio assessorato e i dipendenti, come anche il senso della squadra che è per me di primaria importanza”, ha concluso.

La difficile questione Lukoil

Tamajo nei giorni scorsi è anche stato impegnato sulla vertenza che riguarda il petrolchimico di Priolo. “C’è un ventaglio di soluzione prospettate per evitare la chiusura del petrolchimico di Priolo, nel Siracusano”. Lo ha detto lo stesso Tamajo, a conclusione del vertice al ministero dello Sviluppo economico per discutere della problematica. Infatti dal 5 dicembre, scatterà l’embargo alle importazioni di petrolio dalla Russia, l’unico al momento trattato da Lukoil. Tra le soluzioni individuate, la garanzia della Sace, una controllata di Stato, per l’erogazione dei crediti Lukoil da parte delle banche. Il summit a Roma è stato convocato per scongiurare proprio l’interruzione dell’attività produttiva delle 2 raffinerie, attraverso lo sblocco delle linee di credito alla società per acquistare petrolio da altri paesi e non più dalla Russia.

La tutela dei lavoratori nel piano della Regione

“Dall’incontro che abbiamo avuto al Mise si riscontra un’ottima sinergia tra il governo siciliano e quello nazionale. La priorità del presidente Schifani, e anche del mio assessorato, è quella della tutela delle oltre 7 mila persone che rischiano il posto di lavoro. Abbiamo posto tra le soluzioni anche il riconoscimento dell’area di crisi industriale complessa, iter già avviato attraverso un procedimento amministrativo” ha aggiunto Tamajo al termine del tavolo romano sulla vertenza Lukoil.

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