Ladri di tamponi in azione a Partinico (in provincia di Palermo). Il furto è avvenuto nel laboratorio privato di analisi Anzelmo di via Enrico Fermi: 400 i test che sono stati portati via dalla struttura oltre a 40 euro che erano in cassa.
A scoprire il furto le guardie giurate
A scoprire il raid, sono state le guardie giurate nel corso dei controlli di routine.
Allarme “tamponi scaduti a Partinico”, il deputato chiama i Nas
Il 4 gennaio Partinico era balzata agli onori delle cronache per l’allarme tamponi rapidi scaduti. A lanciarlo il deputato Giorgio Pasqua che si era recato nella cittadina per sincerarsi della veridicità delle segnalazioni pervenutegli. Intanto i componenti 5 stelle della commissione salute dell’Ars avevano parlato di “vicenda gravissima, Razza e la struttura commissariale riferiscano al Parlamento regionale”.
Almeno una quarantina di tamponi rapidi scaduti per la rilevazione dell’eventuale positività al Covid sarebbero stati utilizzati sui cittadini dall’Usca di Partinico. Questo aveva denunciato il grillino. “Un episodio gravissimo e inaccettabile, che potrebbe avere esposto a serissimi rischi la salute di tante persone. Bisogna andare a fondo anche per capire se quanto successo a Partinico è un fatto isolato o è accaduto anche altrove”.
La denuncia ai Nas
Il deputato ha denunciato la vicenda ai Nas per fare bloccare unità del lotto scaduto eventualmente in circolazione. “Denunceremo inoltre il fatto alla magistratura. Quanto accaduto è pericolosissimo per la pubblica incolumità. L’attendibilità di un tampone scaduto è praticamente nulla, ma un risultato negativo fasullo potrebbe avere indotto chi si è sottoposto al test ad avvicinare parenti ed amici, esponendoli inconsapevolmente a enormi rischi, specie se anziani”.
Diverse le segnalazioni
Il deputato regionale del M5S Giorgio Pasqua, componente della commissione Salute del’Ars, si era recato nella cittadina del Palermitano per accertarsi della veridicità di quanto segnalatogli da alcuni cittadini. “Non volevo crederci – ha detto Pasqua – mi sembrava impossibile che un errore così marchiano potesse essere stato commesso, ma la vicenda mi è stata confermata dal personale medico dell’Usca di Partinico, che ha stoppato i test e provvederanno a richiamare quanti si erano sottoposti alla prova falsata”. I kit per la rilevazione rapida della positività al Covid – è stato accertato da Pasqua – sono stati consegnati ai medici di Partinico da personale dell’hub della fiera di Palermo. “Ad accorgersi che i test erano scaduti – ha raccontato Pasqua – sono stati comunque i pazienti che durante il test a Partinico hanno visto la data di scadenza del 25/10/2021 nella bustina contenente il kit ed hanno avvertito i medici del posto che hanno subito bloccato le operazioni. Ho chiamato Costa, il responsabile della struttura commissariale di Palermo, per chiedere lumi. Lui non sapeva nulla e, dopo essersi brevemente accertato, ha detto che i test sono regolari e che non c’è da allarmarsi. Non condivido affatto. Ho replicato che i kit scaduti vanno assolutamente bloccati”.
La risposta del Commissario Covid19 Costa
Renato Costa aveva rassicurato: “L’area dei tamponi drive-in di Partinico, dove ieri sono stati eseguiti test appartenenti a un lotto scaduto è stata sospesa non appena ci si è resi conto dell’errore. I tamponi sono stati ripetuti stamattina. L’esito odierno è pressoché sovrapponibile a quello di ieri, eccezion fatta per due utenti: uno che ieri era risultato positivo e oggi è negativo e un altro che, invece, aveva avuto un esito negativo mentre il test di oggi è positivo ma, non avendo ricevuto un provvedimento di fine isolamento, si trova presso il suo domicilio. Vogliamo tranquillizzare i cittadini e fare presente che questo episodio isolato non deve generare allarmismi: tutti i magazzini dove conserviamo i tamponi sono stati nuovamente controllati e non abbiamo lotti scaduti in giacenza”.
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