A 29 anni può già essere considerato un fotoreporter di primo piano. A utilizzare le immagini ricavate dal lavoro di reporter di Francesco Bellina sono ormai in molti. Lo hanno fatto Paris Match, The Guardian e la Radio televisione della Svizzera italiana. E da noi La Repubblica, L’Espresso e Internazionale.
Per il Festival Sabir ora ha prodotto in forma di mostra una preview del suo ultimo lavoro, Tanakra. Si tratta di 23 immagini realizzate infiltrandosi ad Agadez, in Niger, sulle rotte dei migranti provenienti dall’Africa subsahariana. Affiancati da 2 brevi testi, quello del giornalista e suo compagno di avventure Giacomo Zandonini e quello del curatore Aldo Premoli.
il Niger collocato sotto Libia e Algeria, ma con sopra la Nigeria, è stato in questi anni il luogo di smistamento della è grande onda delle migrazioni che ha investito l’Europa tra il 2014 e il 2017.
Bellina lo ha percorso per la seconda volta la scorsa primavera in 10 giorni durante i quali ha fatto molti straordinari incontri. “Soprattutto con smuggler locali, uomini e donne che tali però non si considerano”, racconta. “Loro si raccontano come guide turistiche convertitesi per necessità e opportunità a passeur per trasportare “quei poveracci” che provano a raggiungere il confine libico e poi la costa del Mediterraneo”.
Francesco Bellina ha un dono particolare, anche dalle situazioni più difficili ricava immagini sempre e comunque bellissime. Nella migliore tradizione di “grandi” fotoreporter di sempre.
Navate all’interno dei Cantieri della Zisa. 11 – 13 ottobre. http://www.festivalsabir.it/tanakra/.
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