Oltre 10.300 veicoli rientrano in una sorta di lista bianca per la circolazione nella Ztl a Palermo. Tale lista ha suscitato dubbi sulla completa legittimità dei mezzi esenti dal pagamento della tariffa per la circolazione all’interno della zona a traffico limitato.
Lagalla vuole una soluzione
Il sindaco, Roberto Lagalla, ha avuto incontri con i vertici locali delle forze dell’ordine: polizia, carabinieri, vigili del fuoco. Intende trovare una soluzione che soddisfi tutti e non riproponga più i problemi che hanno trasformato l’elenco in un caso. Il primo cittadino, insomma, preferisce offrire una soluzione piuttosto che rimanere sulla graticola. A patto che si rispettino alcuni paletti: stop a iscrizioni illimitate e via libera a un numero chiuso concordato.
Lagalla è anche disposto a continuare a riconoscere credenziali di accesso a polizia e carabinieri. Ma vuole da loro un tetto alle automobili private in lista bianca per non creare disparità.
La denuncia di Figuccia
Sono troppe le auto nella lista bianca della Ztl nel capoluogo siciliano. Da un’attività di riordino effettuata all’Amat, su disposizione del presidente Giuseppe Mistretta, è emerso che ci sono 10.300 mezzi inseriti nella lista bianca direttamente dagli enti interessati, ai quali sono state fornite le credenziali di accesso al sistema informatico. A sollevare il caso è stata la presidente della Terza commissione consiliare e capogruppo della Lega al consiglio comunale, Sabrina Figuccia.
“Un danno di circa un milione di euro in 10 anni per un abnorme numero di inserimenti di automobili nella lista bianca della Ztl. Questa la denuncia fatta stamattina dal presidente dell’Amat Giuseppe Mistretta, durante l’audizione in Terza Commissione consiliare”, spiega Sabrina Figuccia, che aggiunge: “Abbiamo convocato il presidente Mistretta per parlare del piano industriale e del contratto di servizio dell’azienda di via Roccazzo e, nel corso dell’audizione, ha denunciato il grave episodio. È emerso, infatti, che le credenziali di accesso al sistema informatico che gestisce l’inserimento di autovetture in lista bianca per l’accesso alla ztl sono state fornite a soggetti estranei all’azienda. Ciò ha prodotto un numero enorme di inserimenti in lista bianca, ben 10.300 accessi, definiti ‘impropri’ da Mistretta. Un danno quantificato in circa 1 milione di euro che va avanti da 10 anni. Una cifra particolarmente significativa per un’azienda che sta rischiando grosso, anche di andare a gambe all’aria, e sulla quale da presidente della commissione sulle società partecipate voglio vederci chiaro”.
“Per questo motivo – prosegue Sabrina Figuccia -, ho già chiesto l’elenco dettagliato degli ‘accrediti impropri delle automobili inserite nella lista bianca che non pagano la ztl. Nel corso dell’audizione, inoltre, abbiamo toccato anche tanti altri temi nell’ottica di una razionalizzazione. Fra questi, l’eliminazione degli uffici di via Manin, in affitto da anni e che ospitano circa 40 dipendenti che si occupano del settore commerciale. Quest’attività, secondo Mistretta, verrà gestita prevalentemente on line, così come pure il parcheggio di piazzale Ungheria, che dovrebbe essere completamente automatizzato. E nel frattempo proprio ieri sembra essere quasi pronto il parere degli uffici legislativi della Regione sul tema della corresponsione dei chilometri percorsi durante il periodo covid, ben 12 milioni di euro, una bella boccata d’ossigeno per le sempre asfittiche casse dell’Amat”.
La nota del presidente di Amat
Una nota in merito è stata inviata al Comune di Palermo dal presidente dell’Amat – Azienda Municipalizzata Auto Trasporti, Giuseppe Mistretta.
“Con riferimento a quanto affermato dal presidente della terza Commissione consiliare, Sabrina Figuccia – si legge nella nota – l’Amat precisa che l’attività in corso mira a un semplice riordino delle cosiddette liste bianche, a sensi del disciplinare tecnico della Zona a Traffico Limitato Centrale, di cui alla delibera di Giunta comunale numero 169 del 26 agosto 2022”. Nella nota viene sottolineato come “Il numero dei soggetti attualmente inseriti nelle predette liste bianche ammonta a 10.300. Si precisa, altresì, che il mancato ricavo non possa essere quantificato prendendo a riferimento il valore dell’abbonamento annuo per la ZTL, ma in base al numero degli accessi effettuati”.
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