Successo di pubblico e critica per il nuovo allestimento dell’opera di Alessandro Scarlatti Mitridate Eupatore, andato in scena ieri, domenica 5 ottobre, al Teatro Massimo di Palermo.

Scelta per commemorare i trecento anni dalla morte del grande compositore palermitano, l’opera, rara e di grande fascino, ha conquistato il pubblico con un’interpretazione raffinata e moderna, salutata da lunghi applausi e ripetute chiamate alla ribalta per il cast.

Un progetto artistico ambizioso, affidato alla regia elegante di Cecilia Ligorio, con le scenografie di Gregorio Zurla, i costumi di Vera Pierantoni Giua e le luci di Fabio Barettin. La regista, insieme al dramaturgo Paolo Vittorio Montanari, ha lavorato sul libretto originale di Girolamo Frigimelica Roberti, reinterpretandolo alla luce dei miti di Elettra e Oreste.

Il risultato è stato una tragedia di grande forza drammatica, attuale e al tempo stesso rispettosa della tradizione.

Giulio Prandi alla guida di un cast d’eccezione

La nuova edizione critica della partitura, curata da Luca Della Libera, Paolo V. Montanari e Giacomo Biagi, ha trovato un interprete ideale nel maestro Giulio Prandi, specialista del repertorio barocco. La sua direzione ha esaltato l’eleganza della scrittura di Scarlatti, sostenuta da un basso continuo di grande raffinatezza, con Ignazio Maria Schifani al cembalo. Il risultato è stato “una musica dolce e ammaliante, intensa e di profonda emozione”.

Sul palco, il controtenore Tim Mead (Mitridate) ha impressionato per precisione vocale e carisma scenico. Con lui, due interpreti di altissimo livello: Carmela Remigio (Stratonica) e Arianna Vendittelli (Laodice), protagoniste di momenti di grande intensità. Completavano il cast Francesca Ascioti (Issicratea), Renato Dolcini (Farnace) e Martina Licari (Nicomede), con il Coro del Teatro Massimo diretto da Salvatore Punturo. Un ensemble compatto e ispirato, premiato dal pubblico con applausi calorosi e convinti.

Parallelamente al debutto, si è svolto il convegno internazionale “Alessandro Scarlatti, il ‘palermitano’. Storia e fortuna a 300 anni dalla morte”, promosso dal Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università di Palermo in collaborazione con la Fondazione Teatro Massimo e gli Amici del Teatro Massimo. L’iniziativa ha riunito studiosi provenienti da tutto il mondo per approfondire la figura e l’eredità artistica del compositore.

Lo spettacolo sarà in scena fino al 12 ottobre con il seguente calendario:

  • Martedì 7 ottobre ore 18:30 (turno C);
  • Giovedì 9 ottobre ore 18:30 (turno B);
  • Domenica 12 ottobre ore 17:30 (turno D).

Un ritorno felice per Mitridate Eupatore, che al Teatro Massimo di Palermo si conferma un omaggio di rara eleganza al genio di Alessandro Scarlatti, nel segno della riscoperta e dell’emozione autentica.