Cosa sono le blockchain e come cambieranno il mondo, come funzionano e come le nuove tecnologie dell’information technology possono essere applicate in ogni ambito delle relazioni sociali ed economiche.

Sono stati questi i temi trattati nel convegno che si è svolto l’11 luglio nella sala convegni del Golf Club “Villa Airoldi” di Palermo. L’evento è stato organizzato da Cloudtec. Guru della nuova generazione dell’informatica, come il messinese Maurizio Ipsale e l’italoamericano Christian Ferri (uno dei più autorevoli esperti a livello mondiale del settore) hanno spiegato con semplicità e precisione come queste nuove tecnologie influiranno sulle nostre vite.

“Spesso si fa confusione tra blockchain e criptovalute, ma i le blockchain sono una tecnologia che sposta l’interno universo di internet assegnando dei valori reali. Ed è questa la vera novità. Non è un semplice database ma un registro strutturato come una catena di blocchi, che possono contenere qualsiasi tipo di informazione, la cui validazione è affidata a un meccanismo di consenso, distribuito su tutti i nodi della rete, senza un decisore centrale”.

Tra i vantaggi che offre questa nuova tecnologia, spiega sempre Ipsale, ci sono l’elevata sicurezza del sistema che è quasi impossibile da falsificare, grazie a fattori come l’immutabilità del registro, la tracciabilità delle transazioni e la sicurezza basata su tecniche crittografiche.

Per capire come questa tecnologia vada oltre le transazioni finanziarie, basta ricordare l’esperienza compiuta da E-work, la compagnia italiana di recruitment che proprio al convegno di Palermo ha presentato il progetto “E-work 4 tech”.

“La tecnologia blockchain ha già rivoluzionato il modo di fare affari online, così come Internet ha cambiato il modo in cui ci scambiamo informazioni – spiega Alessia Toia del reparto risorse umane di E-work – ed ora gli impieghi di questa tecnologia sono in grado di influenzare anche il settore delle risorse umane e del recruitment sotto tutti gli aspetti, dalla selezione del personale vera e propria alla ricerca di un ruolo giusto e disegnato su misura per ogni candidato, dalla semplificazione dell’attività amministrativa sino alla gestione dei contratti. Tutto questo è possibile grazie alla tecnologia dei blocchi”.

Anche l’Università segue con attenzione l’evoluzione di queste pratiche. Per Giuseppe Lo Re – Coordinatore del corso di laurea in Ingegneria dell’Innovazione per le Imprese Digitali e Delegato del Rettore per i Servizi Informativi dell’Università degli Studi di Palermo – “gli Atenei dovranno puntare alle eccellenze per offrire al mercato del lavoro specialisti in grado di governare le sfide di questo cambiamento”.

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