- Disagio sociale e bisogno di supporto, aumentano le chiamate a Telefono Amico
- I volontari di Telefono Amico sono 500 ma ne servono altri
- I dati relativi alla sede di Palermo dell’organizzazione di volontariato
- L’intervista al presidente di Telefono Amico Palermo, Giuseppino Pirrone
Rispondere a quella che è definibile “l’emergenza emozionale” con capacità di ascolto empatico e di comprensione, saper instaurare un dialogo, aiutare, anche se a distanza, nei momenti difficili.
Sono queste le caratteristiche del volontario tipo di Telefono Amico, l’organizzazione nazionale di volontariato che da oltre 50 anni si prende cura delle persone che hanno bisogno di essere ascoltate.
20 centri in tutta Italia e 500 volontari
Telefono Amico è raggiungibile gratuitamente, 365 giorni all’anno, attraverso il numero 02 23272327 dalle 10 alle 24. In Italia esistono 20 centri che svolgono la loro attività grazie all’impegno costante di circa 500 volontari.
Il Covid19 ha aumentato le fragilità, motivo per cui Telefono Amico cerca nuovi volontari.
Esiste una sede anche a Palermo – fondata nel 1972 -, il cui presidente è l’avvocato Giuseppino Pirrone, 57 anni, volontario dal 2006, con il quale BlogSicilia ha parlato del presente e del futuro di questo importante servizio, chiedendo se sia possibile tracciare una sorta di ‘identikit’ della persona maggiormente in difficoltà che contatta l’organizzazione.
Uno spaccato variegato
“Il servizio – spiega Pirrone – viene chiamato da moltissime persone ovviamente differenti tra loro. Ci troviamo di fronte ad uno spaccato assai variegato. Alla fine di ogni telefonata viene compilato un form che serve ad elaborare le nostre statistiche, ma dobbiamo garantire l’anonimato di chi chiama. Ad esempio, a meno che non ci venga comunicato, non possiamo chiedere la località dalla quale ci contattano. Il nostro obiettivo è restituire il benessere emozionale a chi ci chiama, non abbiamo un tempo massimo della telefonata da dedicare, diamo a chi ci chiama tutto il supporto e lo spazio necessari sempre nell’ottica dell’ascolto empatico”.
I dati relativi a Palermo
Gli operatori di Telefono amico, questo è importante sottolinearlo, non danno giudizi e non dicono mai alla gente cosa deve fare. Apartiticità, aconfessionalità, rispetto della persona che chiama e impostazione del colloquio su criteri di non direttività sono i principi cardine.
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020, i volontari del Telefono Amico di Palermo hanno risposto a 2375 telefonate riguardanti varie problematiche. “Chi chiama o appellante – spiega ancora il presidente – parla con un volontario o turnista altamente formato. A chiamare di più nel 2020 sono stati gli uomini, 1379 per l’esattezza, contro 842 donne, per un totale di 456 ore di ascolto”.
Per quanto riguarda i problemi prevalenti i dati sono i seguenti: bisogno di compagnia, 505 telefonate (non c’è emergenza emozionale in atto né solitudine conclamata o espressa dall’appellante); solitudine 179; problemi familiari 166; malattia fisica 62; problemi di coppia 77; vita di relazione 128; parafilie 121; malattia psichica 57; prospettive di cambiamento 34; problemi esistenziali 65; problemi economici 21; monitoraggio suicidio 7. Ci sono anche 375 telefonate classificate come “problema non emerso”.
“Le chiamate degli aspiranti suicidi – aggiunge Pirrone – sono poche, si collocano all’ultimo posto. Tuttavia siamo preparati anche per rispondere a coloro che attraversano un momento di particolare sofferenza, la nostra formazione ci consente di fornire immediato supporto psicologico”.
E ancora, sempre in tema di dati: le richieste di aiuto sono arrivate principalmente da uomini (1.379), di età compresa tra i 36 e 65 anni. Le fasce di età più gettonate sono state quelle dai 46 ai 75 (totale 1.536).
I giovani da 19 a 25 anni sono 85, da 26 a 35 anni sono 335. Adulti da 36 a 45 anni sono 448; 67 anni e oltre sono 232.
Infine, per quel che concerne il contesto relazionale, 73 appellanti vivono da soli, 621 in famiglia, 128 con partner e 19 altro; contesto relazionale non rilevato in 592 casi.
Aumentano le chiamate al Telefono Amico
Come rilevato nelle altre sedi italiane, anche Telefono Amico Palermo nel 2020, ha registrato un aumento delle chiamate (erano state 1935 nel 2019). L’incremento delle chiamate a livello nazionale è stato del 71 per cento.
“La pandemia – osserva Pirrone – ha portato una sorta di disequilibrio. La riduzione dei contatti sociali, la crisi economica, le incertezze sul futuro hanno giocato certamente un ruolo negativo sulla sfera del sé. Le chiamate sono aumentate in tutta Italia, sempre più numerose le persone che hanno bisogno di essere ascoltate e sostenute”.
In merito all’anno in corso, fino al 30 giugno, il centro di Palermo ha gestito 1100 telefonate, con un picco di 240 chiamate ricevute nel mese di maggio. Anche in questo caso, i problemi prevalenti sono il bisogno di compagnia e la solitudine.
Le festività e il bisogno di aiuto
Ma ci sono periodi dell’anno in cui c’è maggiore necessità di supporto? Sì, e lo conferma Pirrone. “Durante le festività natalizie e pasquali – dice – non tutti hanno la possibilità di avere una famiglia accanto. Tradizionalmente, si dovrebbe stare in compagnia e trascorrere giorni almeno sereni se non felici. Non è così per chiunque, purtroppo. Non a caso, sia a Natale che a Pasqua, il nostro servizio è no stop, 24 ore al giorno.
Il malessere emotivo si acuisce, e così aumentano le chiamate”.
Il percorso formativo
Per diventare volontari di Telefono Amico bisogna seguire uno specifico percorso formativo.
Si tratta di un corso teorico-pratico di circa 6 mesi, al quale si accede dopo una selezione. L’aspirante turnista, ovvero colui che risponderà alle chiamate, “dovrà essere – specifica il presidente – innanzitutto un buon ascoltatore e con risorse interiori non indifferenti quali l’accoglienza, il supporto, la comprensione. Credere di avere successo in partenza nell’accostarsi a questo tipo di volontariato solo perché si hanno strumenti acquisiti magari all’università è fallimentare in partenza. Volontari si diventa e non si nasce. E’ accaduto, ad esempio, che persone in possesso di una laurea in Psicologia si rendessero conto, durante il percorso, di non essere adatte a questo tipo di volontariato. E’ un percorso auto selettivo e selettivo. Può capitare che l’aspirante volontario si renda conto che questo tipo di servizio non fa per lui, o che i tutor formatori capiscano che l’aspirante volontario non è pronto per Telefono Amico. Si arriva insieme a stabilire se si è portati o meno a fare questo tipo di volontariato. Tuttavia questo non deve scoraggiare chi vorrà intraprendere questa strada: servono impegno e dedizione ma il volontario viene sempre supportato”.
Servono nuovi volontari, le selezioni in autunno
Telefono Amico è anche uno stile di vita che si pratica quotidianamente. La sede di Palermo conta attualmente 40 volontari ma ne servono altri, come in tutta Italia. Le selezioni saranno avviate nel prossimo autunno e i corsi, se la situazione epidemiologica lo permetterà, torneranno in presenza.
“L’ultimo corso di formazione – conclude Pirrone – è stato digitale all’80 per cento a causa del Covid. Quella che all’inizio sembrava una limitazione si è trasformata in una risorsa: i turnisti si sono interfacciati con i colleghi di altre sedi italiane, e hanno avuto modo di confrontarsi a livello nazionale, arricchendosi reciprocamente.
Dopo la parte teorica del corso bisogna svolgere un tirocinio. Prima i volontari ascoltano le chiamate gestite dai tutor, e poi sono loro stessi a rispondere affiancati sempre dai tutor che forniscono i necessari suggerimenti.
E’ anche una sorta di percorso di comunità basato sull’accoglienza, a 360 gradi”.
Come diventare volontari
Per accedere ai corsi di formazione di Telefono Amico Italia e diventare volontari bisogna candidarsi inviando una e-mail all’indirizzo volontari@telefonoamico.it. Le richieste verranno trasferite al centro locale territorialmente più vicino alla città dell’aspirante volontario, dove sarà possibile partecipare alla formazione.
Come contattare Telefono Amico
Oltre al numero unico, Telefono Amico Italia mette a disposizione di tutti coloro che hanno bisogno di sostegno anche il servizio di ascolto WhatsApp Amico, raggiungibile via chat al 324 011 72 52, e il servizio Mail@mica, al quale è possibile accedere attraverso la compilazione di un form anonimo sul sito www.telefonoamico.it.
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