Palermo

Tempesta nel Pd Sicilia dopo il no dei Grillini, dita puntate e accuse, chiesta la testa di Barbagallo

Sta ancora accusando i dolori del colpo inferto dal no all’alleanza del Movimento 5 Stelle in Partito Democratico siciliano, sempre più sfaldato al proprio interno. Mentre la direzione regionale del Pd ribadisce il sostegno e la piena fiducia a Caterina Chinnici, candidata alla Presidenza della Regione per la coalizione progressista, abbandonata dagli ex alleati grillini, nel partito le varie frange si scontrano in un dibattito interno a tratti anche “violento”.

L’accusa a Barbagallo

Antonio Rubino durante il suo intervento ieri sera alla direzione regionale del Pd siciliano ha innalzato i toni nei confronti del segretario regionale Barbagallo. “Hai distrutto una comunità, delegittimato storie politiche, attuato sistemi peggiori di quelli dei partiti di destra. La tua permanenza alla guida del Pd rischia di causare una balcanizzazione costante: hai il dovere di farti da parte per salvare il salvabile e consentire che il Pd vada avanti verso la campagna elettorale”.

A Rubino revocato l’incarico

“A seguito del mio intervento – scrive Rubino su Fb – Barbagallo, sempre più nervoso, invece di spiegare le ragioni del disastro che sta determinando, ha pensato di revocarmi l’incarico di coordinatore della segreteria regionale. Ora, chi conosce la mia storia politica (Pci, Ds, Pd) e chi la sua (Mpa di Lombardo, Pd), capisce bene come la sua azione procuri in me esclusivamente un sospiro di sollievo per avermi liberato da un ruolo che avevo accettato di ricoprire su richiesta di molti compagni che, con lungimiranza, volevano che vigilassi su un segretario che già agli albori mostrava di essere un corpo estraneo al Partito e che vive la politica come adesione o meno a una sorta di ‘pensiero unico’, anzi, ‘pensierino”,

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“Barbagallo deve farsi da parte”

“Siamo in una fase delicatissima e credo che non sia il tempo di ulteriori polemiche ma di far si che il partito siciliano, umiliato e ferito da Barbagallo, riscopra l’orgoglio della battaglia politica contro le destre. La permanenza dell’attuale segretario alla guida del Pd siciliano rischia di creare una balcanizzazione costante che va assolutamente scongiurata: deve farsi da parte”.

“Inaffidabili grillini”

“Con molti compagni e amici sfregiati da questa storia non ho mai avuto affinità politica ma c’è sempre stato un filo rosso che ha tenuto insieme una comunità anche nei momenti più drammatici. Quel filo rosso si è spezzato fino al punto che la risposta alle parole di Conte contro i nostri dirigenti è stata un ulteriore, imbarazzante e vergognoso silenzio. Quel filo va riannodato perché oltre agli inaffidabili grillini fuori c’è la Meloni e c’è Salvini e non possiamo perdere ancora tempo a inseguire alchimie politiche che ci stanno spingendo verso il baratro”.

Il caos dopo in no di Conte

Sono davvero momenti delicati per il Pd siciliano visto che anche Caterina Chinnici adesso vacilla. Ieri la direzione del partito si è riunita dopo la decisione del M5s di rompere l’alleanza e che tornerà a riunirsi oggi, a un orario ancora da definire. “Cara Caterina il popolo del Partito Democratico ti chiede di continuare insieme per la Sicilia”. E’ l”appello contenuto nell’ordine del giorno approvato all’unanimità, che la Direzione regionale del PD Sicilia, alla presenza anche del vice segretario nazionale del Partito Democratico, Peppe Provenzano, rivolge all’europarlamentare Caterina Chinnici, candidata presidente della Regione siciliana.

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Appello alla Chinnici

“In questo momento delicatissimo, dopo la scelta scellerata del Movimento Cinque Stelle – ha detto il segretario regionale Anthony Barbagallo nel corso del suo intervento – è fondamentale manifestare il nostro sostegno e la nostra convinta vicinanza a Caterina Chinnici affinché prosegua assieme a noi il percorso intrapreso”. La Direzione, che si è protratta per oltre 4 ore, è stata aggiornata a oggi, sempre su Zoom a un orario da fissare, alla presenza del segretario nazionale Enrico Letta, per proseguire i lavori per l’approvazione delle liste a livello provinciale per le prossime elezioni regionali.

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