Non tutte le condanne sono uguali e non tutte le azioni che hanno portato ad una condanna debbono essere valutate allo stesso modo. E’ il tema che pone, fra le righe, l’ex sindaco di Ustica Attilio Licciardi, componente della segreteria del Pd di Palermo inserendosi, con un post sarcastico nella polemica sulla scelta dei candidati alla Regione.

La vicenda giudiziaria dell’ex sindaco

“Quando ero Sindaco dell’isola di Ustica, la Società di Navigazione (sempre la stessa da decenni nonostante gli scandali e gli arresti…) decise di sostituire l’aliscafo di linea con un mezzo vecchio antiquato obsoleto che imbarcava acqua durante la navigazione…” racconta Licciardi in un post su Facebook

“Come Sindaco mi misi alla testa della protesta della popolazione per chiedere il ripristino di un mezzo adeguato. Come forma di protesta si scelse quella storica e tradizionale degli isolani siciliani: impedire l’attracco del mezzo nel porticciolo di Ustica. E in effetti dopo vari tentativi falliti, il vecchio aliscafo tornò mestamente a Palermo continuando ad imbarcare acqua anche nel viaggio di ritorno. Per questa vicenda fui denunciato e in seguito condannato per interruzione di pubblico servizio“.

Ripeterei quel gesto mille volte

“Come ho ripetuto spesso in questi anni, ripeterei quel gesto mille volte perché si trattava di difendere l’interesse primario della mobilità e del collegamento col mondo della comunità che in quel momento rappresentavo”. La vicenda diventa significativa alla luce di un passaggio alla fine di una lettera della segreteria regionali agli iscritti nel quale si ricorda che la candidata Presidente della Regione, Caterina Chinnici, ha posto come condizione che fra i candidati non ci siano persone che abbiano avuto o abbiano in corso guai giudiziari “Si fa presente – si legge nella missiva arrivata ai segretari provinciali del Pd che hanno il compito di redarre la lista dei papabili candidati – che la nostra candidata alla Presidenza della Regione, Caterina Chinnici, ha precisato che la sua disponibilità è condizionata alla circostanza che non ci siano candidati all’Assemblea Regionale Siciliana con procedimenti penali pendenti nelle liste che la sostengono. Pertanto, anche in coerenza con le disposizioni statutarie, si invitano le Federazioni provinciali a regolarsi di conseguenza”.

Qualcuno potrebbe pensare di escludere chi ha difeso i suoi concittadini?

” In questi giorni mi è tornata in mente questa vicenda e mi sono posto questa domanda: Ma se un giorno dovessi decidere di candidarmi a qualcosa (elezioni comunali, regionali, nazionali, europee) qualcuno avrà da ridire o protesterà’ platealmente ricordando questa vicenda? – si chiede Licciardi che poi pone sarcasticamente due temi finale “P.S. È meglio saperlo subito così abbandono subito la prospettiva. P.S. 2 Chiedo per me…. ma anche per un amico!!!!”

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