Ad incastrarlo ci sono le testimonianze raccolte dagli agenti della squadra mobile subito dopo la sparatoria allo Zen di Palermo. Ma Giacomo Cusmano, 32 anni, non ha ammesso di avere sparato in via Nedo Nadi, né tanto meno è stata fino adesso trovato la pistola.
Il giovane è stato bloccato dopo qualche ora in piazza Mordini a Palermo. Gli agenti lo hanno portato alla squadra mobile e solo in tarda serata il pm Andrea Fusco ha firmato il provvedimento di fermo.
Cusimano, è stato portato in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Secondo gli investigatori sarebbe stato lui a sparare ieri al meccanico Emanuele Cipriano due colpi uno al torace e uno allo stomaco. Ieri Cipriano è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Si trova ricoverato al Trauma Center di Villa Sofia ed è in coma farmacologico.
La prognosi è riservata. Sul movente si stanno battendo diverse piste, ma quella privilegiata pare sia un possibile conflitto nato tra i due coetanei per questioni legate allo spaccio di droga. Gli agenti della squadra mobile stanno accertando se c’è un grado di parentela con Giuseppe Cusimano, ritenuto il nuovo capo dello Zen e arrestato a gennaio.
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