La burocrazia affossa il progetto di un centro termale nel cuore delle Madonie. Lo denuncia Antonio Mangia, imprenditore palermitano a capo di Aeroviaggi e con interessi anche in numerosi alberghi dell’isola, che da tempo cullava il sogno di creare un centro termale a Geraci Siculo.
Una struttura polivalente sul modello di Fiuggi, Ischia o Chianciano Terme, spiega l’imprenditore al Giornale di Sicilia, che avrebbe dovuto portare in Sicilia migliaia di turisti ogni anno. Un progetto da 5 milioni di euro di investimenti che lo stesso Mangia definisce abortito sul nascere a causa della troppa burocrazia e di veti incrociati tra Comune e Regione.
Saltano una quarantina di posti di lavoro, oltre l’indotto. Mangia porta avanti il progetto d’impresa dal 2011, quando il comune di Geraci Siculo emanò un bando per la creazione di un albergo che potesse sfruttare le acque termali del territorio, attraverso la Madonie s.r.l. Terme e Benessere, start up creata apposta, ma ora ha deciso di mollare.
Frena il sindaco di Geraci Siculo, Bartolo Vienna: “Spero che la società possa rivedere questa decisione. Da parte dell’amministrazione comunale c’è la massima disponibilità ad andare avanti”.
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