L’iter per la realizzazione delle settima vasca di Bellolampo sembra subire una decisa accelerata dopo che stato superato lo scoglio della valutazione di incidenza ambientale. L’iter burocratico è stato concluso dopo mesi di attesa e entro dicembre l’Arega potrebbe già bandire la gara per un’opera da circa 30 milioni. Lo riporta il Giornale di Sicilia.
La notizia dopo un vertice a Palazzo d’Orleans tra gli assessori regionali all’Energia, Alberto Pierobon, e al Territorio e Ambiente, Totò Cordaro, il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore Sergio Marino e presidente e direttore di Rap, Norata e Li Causi, e – tra gli altri – anche il Rup del progetto settima vasca.
Al centro dell’incontro anche la deroga per l’ulteriore utilizzo della sesta vasca, su cui la Regione ha già autorizzato lo stoccaggio di 25 mila tonnellate di rifiuti. “Il governo regionale ha rinnovato la disponibilità alla collaborazione con l’amministrazione comunale, nell’interesse della città di Palermo”, ha detto l’assessore Pierobon, assicurando che “la Regione farà la propria parte per ciò che è di propria competenza. Tutte le criticità sulla settima vasca sono superate e gli uffici stanno correndo e provando ad anticipare i tempi per arrivare quanto prima alla gara», assicura. Aggiungendo però di aver «ribadito al Comune la necessità che la raccolta differenziata raggiunga risultati soddisfacenti”.
Nei giorni scorsi la firma di Orlando sulla discarica di Bellolampo che prevede lo spostamento di 7.500 metri cubi di immondizia dai piazzali alla sommità della VI vasca. Si tratta di uno stoccaggio temporaneo che permette di avviare la liberazione dei piazzali. Orlando ha firmato l’ordinanza “rilevata la necessità di emanare il precitato provvedimento di urgenza, a fronte della situazione di emergenza che potrebbe determinare gravi problematiche di natura igienico sanitaria, di emergenze ambientali e di ordine pubblico condivide la superiore proposta”. Il provvedimento tiene conto del parere fornito ieri da Arpa Sicilia e nelle more della individuazione di impianti di destinazione esterni al sito di Bellolampo o alla effettuazione di trattamento di stabilizzazione in loco.
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