Termini Imerese diventa un cantiere della politica italiana, un luogo dove tutto (politicamente) può accadere, dove tutti i ‘partiti’ e i ‘movimenti’ sono aperti e tutto può succedere, tutto può ripartire. Il 4 ottobre i termitani incoroneranno il nuovo sindaco ma la partita sembra voler diventare un piccolo test elettorale e politico, una sorta di anticipazione di quello che potrebbe accadere a livello regionale e locale nelle alleanza non solo tra Pd e M5s ma anche all’interno del centrodestra, che  ancora ricerca l’unione.

Si spaccano i 5 stelle e il Pd? No, forse, sì. Quello che regna a 4 mesi dalle elezioni amministrative è il caos e sono febbrili le trattative più o meno sottobanco tra i vari schieramenti. In una città che cola a picco, trainata dalla tragedia dell’ex stabilimento Fiat, fa ancora gola la poltrona di sindaco. E forse alla fine ogni schieramento avrà il proprio candidato, almeno questo è il sentore.

Non è ancora definita la trattativa tra M5S e PD che non riescono a trovare una quadra. Il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Sunseri, è sponsor dell’avvocato ambientalista Di Maio (soltanto omonimo del Ministro degli Esteri) e tratta già da mesi con il PD, sia a livello locale, sia a livello nazionale. Lo scoglio da superare per arrivare ad una possibile alleanza M5S-PD sembra essere il simbolo, ma c’è di più. Il regolamento interno, infatti, non permette alle liste del M5S di presentarsi alle elezioni con altri simboli di partito. “Stiamo facendo un ragionamento civico e la candidatura di Di Maio è stata proposta dal Movimento ma siamo ancora in una fase in divenire”. Il PD abbandonerà il simbolo in un momento di risalita nei sondaggi?

Un’ipotesi che sembra poco probabile ma che sarebbe nelle corde di un uomo che a Termini continua a contare come l’ex parlamentare regionale Franco Piro. Lì si tratta di scegliere fra due strade: la matrice ambientalista che può rinsaldare il rapporto con i grillini locali oppure la strada dell’autonomia dalle alleanze romane che potrebbe portare a scegliere simbolo ed uomini propri magari offrendo ospitalità agli uomini di “Base riformista” del deputato nazionale Carmelo Miceli. Ogni considerazione sembra però prematura visto che a Termini Imerese nel corso del fine settimana di eleggerà il nuovo segretario cittadino del Pd e il nuovo direttivo. Solo dopo questo passaggio si potranno gettare le basi per la trattativa con il M5S o con altre forze politiche.

Francesco Caratozzolo, intanto, l’avvocato sponsorizzato dal gruppo di Gianfranco Micciché e dall’eurodeputato Giuseppe Milazzo, dovrebbe essere una delle sicurezze per il 4 ottobre. Lo conferma lui stesso che si dice ufficialmente candidato a sindaco: “Ho risposto alla richiesta di scendere in campo avanzatami da Forza Italia. Ad oggi conto sul sostegno di tre liste – dice a BlogSicilia, sostenendo che il centrodestra dovrebbe essere unito e convogliare in un unico progetto – Continuo ad auspicare che Lega, FdI e Diventerà Bellissima possono fare fronte comune e dar vita ad un centrodestra unito caratterizzato dalla coesione e dalla forza del programma”.

È su Caratozzolo che il centrodestra deve puntare secondo Milazzo,  “Per Termini Imerese è la migliore scelta, non ci sono alchimie particolari – conferma l’eurodeputato – servono candidati forti e con Caratozzolo, che ha un grande consenso, possiamo fare liste forti. Il centrodestra deve andare sempre unito perche se si spacca regaliamo realtà importanti agli avversari”.

Augusto Aglieri Rinella, segretario cittadino FdI,  “Fratelli d’Italia ha il compito di riunire la coalizione di centro destra – dice -. La nostra priorità è dar vita ad un’alleanza del centrodestra in cui ci sono schierati Caratozzolo, Liuni e Amoroso ma si cercherà di trovare una convergenza su un nome comune in modo da fare vincere il centrodestra a Termini Imerese”.

Intanto sembrerebbe che anche Anna Amoroso, attuale presidente del Consiglio comunale che abbiamo tentato di rintracciare più volte senza mai ottenere risposta al telefono, certa del sostegno di Cantiere Popolare, stia cercando di fare la quadra nel centrodestra per una sua candidatura dialogando con con parte di Fratelli d’Italia e con gli ex Udc. La Amoroso è stata eletta nel 2014 nelle file del Megafono dell’ex presidente della Regione Crocetta e rieletta nel 2017 sotto la bandiera dell’ex sindaco di Termini Francesco Giunta. Prima dello scoppio della pandemia ha incassato il sostegno di Saverio Romano e del suo Cantiere Popolare.

Da qualche giorno è invece, venuto fuori il nome di Francesco Liuni, ragioniere generale del Comune di Termini Imerese da 2009 al 2010, in orbita centrodestra. Il suo sponsor è il senatore Antonio Battaglia, che, qualche settimana prima del Covid19, aveva dapprima ufficializzato la sua candidatura salvo poi ritirarla per mettere sul piatto il suo nome. Liuni non svela le carte al momento. “Non ho ancora ufficializzato la mia candidatura – dice -. Ci sono equilibri da sistemare e prima di ufficializzare la candidatura mi sembra giusto rispettare coloro che hanno aderito al mio progetto. La politica è fatta di equilibri e poiché ancora non abbiamo definito alcune pedine, in questo momento non possiamo chi c’è dietro al progetto e chi si sta muovendo in mio favore”.

Nell’agone politico c’è anche Claudio Merlino che sembra raccogliere ciò che resta del Partito Democratico in varie sue declinazioni che vanno da Lumia a Cracolici e che vorrebbe presentarsi tra i papabili sindaci con un progetto slegato dai simboli di partito e sostenuto da liste civiche. Una situazione in divenire però è quella di Merlino che resta in attesa di ricevere il sostegno di altri gruppi. La sua candidatura arriverà solo se sostenuta da un progetto e un programma forte.

Sembra, per adesso, essere scomparso del tutto dai radar Pippo Preti, già candidato nel 2017 alla carica di primo cittadino non andando neppure al ballottaggio. Stessa sorte spetta anche a Vincenzo Fasone, sconfitto al ballottaggio da Francesco Giunta nelle ultime amministrative, che sembra restare alla finestra per rinsaldare qualche candidato o per tentare una discesa in campo last minute. E manca all’appello anche la presa di posizione l’ex senatore Giuseppe Lumia che sembra disinteressarsi del tutto dell’agone politico locale. Per tutti le pagine di BlogSicilia sono a disposizione nel caso vogliano aggiungere, precisare o chiarire la propria posizione in un senso o nell’altro. In fondo siamo solo all’inizio.

 

(Nella foto la centrale elettrica, uno dei simboli di Termini Imerese, illuminata con il tricolore nei giorni del lockdown)

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