C’è stata una nuova scossa di terremoto al largo delle coste del Palermitano. Il sisma è stato registrato alle 13.16 dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).

Dopo la scossa di stamattina, di magnitudo 4.3, si tratta della quarta replica: le altre due sono avvenute alle 6.23 con magnitudo 2.0, alle 6.39 con magnitudo 2.2 e alle 12.19 con magnitudo 2.4.

L’epicentro del terremoto delle 13.16, di magnitudo 3.6, è stato localizzato nella stessa zona di mare, tra Cefalù e Termini Imerese ed è stato avvertito distintamente anche nel capoluogo siciliano e nei paesi della Madonie ma non sono stati segnalati danni.

Le scosse di oggi sono avvenute in una zona sismica 2, cioè con pericolosità sismica media dove possono verificarsi forti terremoti. Si tratta di una zona sismica indicata nell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Delibera della Giunta Regionale della Sicilia n. 408 del 19.12.2003.

In Italia le zone sismiche sono 4: 1) zona più pericolosa, dove possono verificarsi fortissimi terremoti; 2) zona dove possono verificarsi forti terremoti; 3) zona che può essere soggetta a forti terremoti ma rari; zona meno pericolosa, dove i terremoti sono rari ed è facoltà delle Regioni prescrivere l’obbligo della progettazione antisismica.

LEGAME CON I TERREMOTI IN GRECIA?

Alessandro Amato dell’INGV ha spiegato all’AGI che « ilsisma che questa notte ha colpito la costa settentrionale della Sicilia non ha nulla a che fare con le scosse di terremoto registrate al largo delle isole greche. Capita molto spesso che ci siano contemporaneamente terremoti in aree diverse del Mediterraneo e la Grecia è la regione più sismica che ci sia in questo raggio. Ci sono terremoti più o meno forti praticamente tutti i giorni, non à una novità». Rispetto a quelli della penisola ellenica i «terremoti nel tratto di fronte a Palermo sono più rari e, come spesso accade, quando vengono avvertiti in città grandi fanno più paura, ma comunque la scossa non è stata molto forte».

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