Alcuni membri della Carovana per la giustizia, da due giorni in Sicilia dove resteranno fino al 13 agosto, si recheranno alle 16.30 di oggi (31 luglio) a casa di Bruno Contrada.

Maurizio Turco, membro della presidenza del Partito radicale, spiega che la delegazione “eseguirà una perquisizione a casa di Contrada. Le risultanze saranno comunicate nella successiva immediata conferenza stampa”. Sabato l’ex numero due del Sisde ha ricevuto la visita della polizia giudiziaria di Reggio Calabria che indaga sul patto tra ndrangheta e mafia nella stagione stragista degli anni Novanta.

Una perquisizione, quella di sabato, che secondo la difesa era del tutto illegale tanto che l’avvocato difensore di Contrada ha chiamato i Carabinieri per allontanare la polizia. In serata la questura di reggio calabria aveva negato interrogatorio e perquisizione precisando che la polizia giudiziaria agiva su delega della procura “Abbiamo la prova documentale che Bruno Contrada ieri è stato interrogato senza delega e preavviso alcuno. Se corrispondono al vero le dichiarazioni della Questura di Reggio riportate dalla stampa, la questura dice il falso. Di questo chiederò spiegazioni direttamente al capo della polizia” ha detto l’avvocato Stefano Giordano, legale di Bruno Contrada. Gli agenti si sono fatti mostrare delle agende e hanno sentito a sommarie informazioni Contrada che, comunque, non è indagato. Condannato a 10 anni per concorso in associazione mafiosa, l’ex 007 si è visto revocare la sentenza dalla Cassazione nelle scorse settimane. Mercoledì scorso in piena notte la polizia giudiziaria era andata nella sua abitazione per una perquisizione.

La #carovanaperlagiustizia, effettuerà anche una visita al carcere Pagliarelli di Palermo a partire dalle 10; alle 19, a Trapani, è prevista un’iniziativa con le Camere penali di Trapani. Fino ad ora la carovana ha raccolto firme per la separazione delle carriere fra magistrati inquirenti e giudicanti ed ha visitati il carcere dell’Ccciardone e quello di Termini Imerese