Una testa di capretto è stata trovata davanti casa del sindaco di Carini (Pa) Giovì Monteleone. La parte dell’animale, utilizzata spesso per lanciare messaggi intimidatori, è stata lasciata poco distante dal portone di casa. Un’accortezza per evitare di essere inquadrati dalle telecamere.
Il primo cittadino già in campagna elettorale per le prossime amministrative ha presentato denuncia ai carabinieri. “Certo è possibile che un sindaco prende dei provvedimenti che non sono ben accetti da tutti – afferma Monteleone – Ma non riesco a comprendere chi possa avere fatto un gesto simile. Non avevo nessun desiderio di fare uscire questa notizia. Mi dispiace, non volevo darci peso e proseguire nel mio lavoro”. Alcuni giorni fa il sindaco Monteleone aveva deciso di ricandidarsi per proseguire il lavoro iniziato 5 anni fa.
“Forte dei risultati ottenuti durante il suo mandato – si legge in una nota – risanando i conti di un comune lasciato senza soldi dalle amministrazioni precedenti e restituendo decoro e dignità alla comunità carinese, annuncia con entusiasmo e determinazione la volontà di portare avanti il suo progetto con l’obiettivo di rendere Carini ancora più moderna e vivibile. La scelta di annunciare la sua campagna con dei poster “shock” nasce da una visione autoironica di sé, ma anche dalla voglia di non oscurare il numeroso gruppo che lo ha affiancato e lo affiancherà in questa nuova avventura”.
Giovì Monteleone ha 64 anni, è sindaco dal 17 Giugno 2015, è professore di Lingua Inglese al Liceo Ugo Mursia di Carini, è sposato e padre di due figlie.
“L’inizio del 2020 è stato particolarmente difficile, motivo per cui ho preferito aspettare prima di decidere se candidarmi. Ho trovato doveroso occuparmi dei miei concittadini come sindaco, al pieno del mio impegno e della mia concentrazione” commenta il Sindaco, e aggiunge: “Ho accettato, dopo tante conversazioni e tanti ragionamenti, di candidarmi nuovamente alla carica di Sindaco di Carini, perché credo che sia fondamentale completare il percorso che in questi anni è stato tracciato. Abbiamo trovato un Comune senza nemmeno un soldo, lo abbiamo rimesso in piedi, ora è il momento di farlo correre. Mi candido, e condivido questa avventura con un gruppo molto vario e giovane, con tanti sogni e progetti per rendere ancora più moderna, sicura, vivibile e pulita questa nostra città”.
“Esprimiamo la piena solidarietà al sindaco di Carini Giovì Monteleone per la grave intimidazione subita”. Lo dice la segretaria della federazione di Palermo di ArticoloUNO, Mariella Maggio. “E’ di tutta evidenza – prosegue Maggio – che la testa di capretto fatta trovare davanti alla sua casa, tipico messaggio mafioso, è la risposta al carattere innovativo e di svolta con cui Monteleone ha voluto caratterizzare la sua ricandidatura a sindaco, che va contro ben precisi interessi consolidati”.
“Tutte le forze democratiche e progressiste di Carini, oltre a manifestare l’ovvia solidarietà al sindaco – esorta infine la dirigente di Art1 – hanno ora il dovere di unirsi a sostegno della ricandidatura di Monteleone e contribuire così all’apertura di una nuova e positiva fase per il comune di Carini”.
Un episodio inquietante che ci riporta ad un triste passato e rispetto al quale è necessario far luce al più presto. Il sindaco Monteleone sta portando avanti un lavoro importante, a lui va il nostro sostegno e l’invito a proseguire nel suo impegno quotidiano per la città”. Lo dice Giuseppe Lupo capogruppo del Partito Democratico all’Ars a proposito di quanto avvenuto a Carini (Pa) dove una testa di capretto è stata rinvenuta di fronte all’abitazione del sindaco Giovì Monteleone. “Al primo cittadino – aggiunge Lupo – va la solidarietà mia personale e quella dei deputati Pd all’Ars”.
“Esprimiamo la nostra solidarietà al sindaco di Carini, Giovì Monteleone, oggetto in queste ore di un vile atto intimidatorio e auspichiamo che questo nuovo inquietante episodio, perpetrato ai danni di chi è al servizio della comunità, diventi occasione per una profonda riflessione sul ripetersi di questi pericolosi fenomeni e sul problema della sicurezza degli amministratori pubblici.”
Questa la dichiarazione di Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia, commentando la notizia relativa al ritrovamento di una testa di capretto a pochi passi dal portone dell’abitazione del primo cittadino di Carini. “Riteniamo che episodi come questi siano inaccettabili e siamo certi che in nessun modo interferiranno sull’operato del sindaco Monteleone- aggiungono Orlando e Alvano – e ci auguriamo che magistratura e forze dell’ordine facciano al più presto luce su quanto avvenuto”.
“Desidero esprimere la solidarietà della Città di Cefalù al collega Giovì Monteleone, Sindaco di Carini, vittima di un vile attentato intimidatorio che riporta in auge l’annosa questione della Sicurezza degli Amministratori locali, da sempre in prima linea come rappresentanti dell’Ente Locale più prossimo ai cittadini. Nutro la ferma speranza che i colpevoli possano essere, quanto prima, assicurati alla giustizia. Sono sicuro che la comunità carinese saprà reagire con forza nell’isolare gli autori di questi gesti scellerati”. Lo dice il sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina.
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