Dovrà stare nuovamente lontano dalle province di Palermo e Trapani. Torna il divieto di dimora per Pino Maniaci, il direttore di Telejato, a Partinico, coinvolto la scorsa primavera in una operazione della Dda di Palermo che lo vede indagato per estorsione.

La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati di Maniaci, Antonio Ingroia e Bartolomeo Parrino, accogliendo la richiesta della Dda e dichiarando inammissibile il ricorso dei legali.

Il primo divieto di dimora era stato annullato dal Tribunale del Riesame per un errore formale. Poi, i magistrati, coordinati dal Procuratore Francesco Lo Voi e dall’aggiunto Vittorio Teresi, avevano impugnato l’istanza e adesso la Corte di Cassazione ha dato ragione alla Procura.

I legali di Maniaci hanno sempre parlato di un errore. “Sulla base di ciò che leggo la parte penalmente rilevante riguarda l’accusa di estorsione, secondo cui Maniaci avrebbe chiesto denaro in cambio di un ammorbidimento della sua linea editoriale. Le prove sono a disposizione di tutti, Maniaci non ha mai ammorbidito le sue denunce in questi anni”, aveva detto Ingroia.

Il direttore di Teljato  è indagato per estorsione nei confronti dei sindaci di Partinico e Borgetto. Secondo l’accusa Maniaci, che fino a quel momento era considerato paladino dell’antimafia, avrebbe preteso soldi e favori per ammorbidire i suoi servizi televisivi nei confronti dei due primi cittadini. Ma lui ha sempre respinto le accuse.