La procura di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta sull’incidente alla Targa Florio che è costata la vita al pilota Mauro Amendolia e del commissario di percorso Giuseppe Laganà (nella foto).
Nell’incidente è rimasta ferita anche la figlia di Mauro, Gemma Amendolia trasferita in elisoccorso dall’ospedale di Petralia Sottana alla seconda rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo.
E’ stata disposta l’autopsia sui corpi delle due vittime e una perizia tecnica sull’auto. C’è da stabilire se tra le cause dell’incidente ci possa essere un guasto alla vettura o un malore del pilota Mauro Amendolia. Le indagini coordinate dalla procura di Termini Imerese e dal pm Silvio Napolitano sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Cefalù.
“La camera car dell’equipaggio 29 iscritto alla Targa Florio è stata consegnata agli inquirenti che dovranno accertare le cause dell’incidente che ha provocato la morte del pilota Mauro Amendolia, del commissario Giuseppe Laganà e del ferimento della navigatrice Emma, figlia del pilota”.
Lo ha detto in conferenza stampa a Campofelice di Roccella (Pa) il direttore di gara della Targa Florio Marco Cascino.
“Non siamo riusciti a comprendere bene l’accaduto ma speriamo dagli esami successivi e dai rilievi delle forze dell’ordine che si possa ricostruire la dinamica”, ha aggiunto.
L’incidente è avvenuto nella prova speciale 1 Piano Battaglia, intorno alla postazione 30, quella occupata dal commissario di gara deceduto, ed in un tratto di rettilineo che segue una curva sinistra con una successiva curva a destra.
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