Sono stati celebrati a Villagrazia di Carini i funerali di tre delle cinque vittime di Carini morte nell’incidente di Custonaci. A celebrare i funerali don Angelo Inzerillo parroco della chiesa Mater Divinae Gratiae.
Eseguite le autopsie all’istituto di medicina legale del Policlinico sul corpo dei due guidatori le salme ieri erano state restituite alle famiglie.
Portate a spalla
Le salme di Matteo Cataldo, 70 anni, Maria Grazia Ficarra, 67 anni, Danilo Cataldo, 44 anni, sono state portate a spalla dentro la chiesa gremita di parenti e amici. Nella stessa vettura c’erano i cugini Matteo Schiera, 72 anni, Anna Rosa Romancino 69 anni. A presenziare alle esequie anche il sindaco di Carini Giovì Monteleone.
Il ricordo del parroco Angelo Inzerillo
Nella chiesa Maria Santissima delle Grazie, gremita di parenti e amici della famiglia Cataldo, c’è tanto dolore. Tre bare poste davanti all’altare per l’ultimo saluto, le loro foto sul freddo legno, tanta gente che piange. L’impatto, dentro quella Fiat Doblò, ha cancellato in un colpo solo un’intera famiglia.
I coniugi Cataldo avevano già subito una grave perdita 12 anni fa, quando era venuto a mancare Giampiero, fratello maggiore di Danilo. Un malore, improvviso e letale mentre faceva un bagno nel mare di Sferracavallo alla ricerca di ricci.
“Piano piano stavano ritrovando la strada, venivano a seguire la messa – sottolinea don Inzerillo -. Qualcosa di incomprensibile, terribilmente funesto. Li conoscevo. Partecipavano alle funzioni religiosi. Una bella famiglia con il sorriso stampato in faccia. Del resto i racconti di amici e parenti confermano che i tre si volevano bene ed erano molto uniti. È un distacco che pesa, bisogna avere la forza – dice durante l’omelia il sacerdote – Matteo, Maria Grazia e Danilo hanno ritrovato Giampiero, insieme stanno celebrando la Pasqua di resurrezione nell’incontro col Signore. Chiediamo per loro grazia e benedizione. Padre, madre e figlio hanno vissuto la loro vita nel lavoro e nell’amore. Una grave perdita per la comunità”.
L’incidente
Le cinque vittime viaggiavano a bordo del Doblò che si è scontrato in modo violento con l’Alfa 159 su cui viaggiavano due automobilisti di Erice: Vincenzo Cipponeri, 44 anni, Erice, morto sul colpo e Maria Pia Giambona di Erice 34 anni che si trova ricoverata in rianimazione al Sant’Antonio Abbate,
L’incidente si è verificato sulla strada provinciale 16 altezza Custonaci. Sei le persone morte nello scontro. Le indagini sono condotte dai Carabinieri Custonaci insieme alla sezione radiomobile compagnia di Alcamo. Secondo le prime verifiche il contachilometri dell’Alfa 159 segnava la velocità di 150 Km/h.
La tragica gita domenicale
Erano andati in gita a Custonaci Matteo Cataldo di 70 anni con a moglie Maria Grazia Ficarra di 67 anni e Danilo Cataldo di 44 anni insieme ai cugini Matteo Schiera di 72 anni e la moglie Anna Rosa Romancino, 67 anni.
Una gita pensata per trascorrere una giornata di relax insieme ai familiari. E così era stato. Lungo la strada di ritorno, però, la tragedia. Lo scontro violentissimo. Ed entrare in contatto frontalmente l’Alfa 159 guidata da Vincenzo Cipponeri con a bordo Maria Pia Gimbona di 34 anni, l’unica rimasta viva nella strage e il furgone Doblò della famiglia Carinese.
Il Cordoglio della città di Carini
Il giorno seguente in tanti in via Magellano a Carini dove abitavano Matteo Cataldo con la moglie e il figlio si sono recati per piangere gli amici morti. Matteo Cataldo ha lavorato come frigorista industriale, lo stesso lavoro che faceva il figlio.
Secondo alcuni parenti delle vittime sarebbe stata l’Alfa 159 guidata da Cipponeri a volare sul dosso e finire come un proiettile sul Fiat Doblò guidato da Danilo Cataldo.
“L’impatto non ha lasciato scampo ai miei parenti – dicono i parenti – Tre sono morti sul colpo. Altri due sulle ambulanze mentre venivano trasportati in ospedale. Un dolore terribile”. Ma la dinamica dovrà essere verificata dall’inchiesta delle forze dell’ordine.
Aperta indagine per omicidio colposo
La Procura di Trapani ha aperto un’inchiesta sull’incidente stradale avvenuto domenica sera a Custonaci. Si attende l’esito delle autopsie svolte sui corpi di Vincenzo Cipponeri e Danilo Cataldo che erano alla guida dell’Alfa 159 e della Fiat Doblò che si sono scontrate frontalmente sulla strada provinciale 16. Dal risultato degli esami i magistrati vogliono capire se i conducenti si erano messi alla guida sotto l’effetto di alcool o di droga.
L’unica sopravvissuta, Maria Pia Giambona, 34 anni, è ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Sant’Antonio Abate.
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