“In Sicilia la burocrazia può uccidere anche a scuola. Mentre in un istituto a Bronte in provincia di Catania è stata sfiorata l’ennesima tragedia, con la caduta di un grosso pezzo di intonaco dal soffitto di una classe per fortuna vuota in quel momento, arriva la doccia fredda di Ance Sicilia: 17 milioni di euro restituiti al Ministero per la messa in sicurezza di alcune scuole a causa della lentezza delle stazioni appaltanti, che non hanno completato in tempo le gare, e di altri ritardi accumulati da parte di enti locali e Regione”.
Lo dichiara il deputato della Lega dei Popoli-Noi con Salvini, Alessandro Pagano, responsabile Sicilia Occidentale.
“Si tratta di una denuncia gravissima – aggiunge Pagano. – Soldi buttati per l’inadeguatezza di funzionari e la pesantezza di norme regionali che vanno quanto prima superate. Ma anche su questo delicato tema la maggioranza all’Ars sonnecchia. E così molte scuole rimangono a rischio, e a rischio l’incolumità degli studenti. Senza considerare che molti imprenditori, già con l’acqua alla gola, hanno visto finire nel cestino i propri soldi per gare non espletate. Di fronte a queste denunce, dal governo regionale assoluto silenzio. La Sicilia scricchiola sempre di più, ma Crocetta pensa a selezionare nuovi dirigenti e a invitare Trump”.
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