“Corse speciali a tariffe diverse anche sulla stessa tratta, duplicazioni di corse con compagnie differenti e paesi totalmente scoperti, pubblicazione di orari difformi tra il sito della Regione rispetto agli orari realmente applicati, autisti oberati di lavoro e caricati di mansioni improprie, viaggi fantasma e nessun ispettore regionale a vigilare che le aziende rispettino il contratto con Regione Siciliana. Morale: il trasporto pubblico in Sicilia è un far west sebbene sborsi 74 milioni per il trasporto extraurbano e 82 per quello urbano”. A denunciarlo è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle che, dopo mesi di interlocuzioni e incontri con comitati di viaggiatori, sindacati ed esperti, ha ricevuto in Assemblea Regionale Siciliana i rappresentanti del FAST CONFSAL del pubblico trasporto in Sicilia.

All’incontro, avvenuto ieri pomeriggio, nel gruppo parlamentare M5S a Palazzo dei Normanni, erano presenti il segretario regionale Giovanni Lo Schiavo, il segretario aggiunto trasporti pubblici locali Giuseppe Cottone, il delegato regionale Sergio Crisafulli e il responsabile sindacale Fabrizio Maniaci. In un precedente appuntamento, alla presenza anche della deputata 5 stelle Elena Pagana, era stato ascoltato Silvio Trovato, consulente ed esperto di trasporto.

“Da mesi – spiega Stefania Campo – sto monitorando le linee di trasporto pubblico in Sicilia e sto scoprendo un mondo di incongruenze, duplicazione di servizi e totale deregulation. Il tutto per il semplice fatto che la Regione Siciliana spende 156 milioni di euro l’anno, ma non controlla, o probabilmente non vuole controllare. Dai servizi speciali, alle corse cancellate ma rimborsate, dalla mancanza di collegamento di molti paesi, alla sovrabbondanza di corse per le stesse destinazioni o totali incongruenze degli orari pubblicati sul sito della Regione e quelli delle aziende, per non parlare del carico di lavoro sulle spalle degli autisti oberati anche di mansioni improprie”.

“Siamo assolutamente contrari ai tagli – hanno spiegato i sindacalisti – ma altrettanto determinati a vigilare il corretto espletamento dei servizi, dalla parte in primis dei viaggiatori, e del rispetto delle norme che tutelano i lavoratori”.

“Abbiamo accolto tutte le richieste e i suggerimenti delle sigle sindacali, dei lavoratori del settore e dei passeggeri – aggiunge Campo – ma ci stupisce il fatto che la Regione, pur ricevendo tali segnalazioni da anni, non ha mai né controllato, né sanzionato, come se ci fosse una sorta di connivenza tra chi non rispetta i contratti e chi dovrebbe controllarli. Sarebbe bastato dotare tutte le flotte di pullman di sistemi gps per controllare in tempo reale, luoghi e orari in cui si trovano i mezzi. Una soluzione che proponiamo per il prossimo piano dei trasporti e che potrebbe dare un servizio utile ai passeggeri, monitorando in tal modo su apposite app gli orari d’arrivo e delle partenze dei rispettivi autobus. Si tratta – conclude Campo – di soluzioni di assoluto buon senso senza variazioni di spesa che auspichiamo il governo regionale colga in maniera fattiva”.

Non ci stanno le aziende del trasporto su gomma rappresentate da Asstra Sicilia che rappresenta le aziende del trasporto pubblico locale e regionale a capitale pubblico ed a capitale privato che coprono oltre il 70% della spesa nel bilancio regionale

“Asstra Sicilia non può non rilevare come la problematica evidenziata sia di gran lunga più complessa e sempre più critica di come è stata rappresentata. Non ci risulta – dichiara il presidente di Asstra Sicilia Claudio Iozzi – che non siano stati fatti controlli dalla Regione o che ci sia la “connivenza” esternata dalla deputata, peraltro le aziende sono già dotate delle tecnologie di controllo flotte a seguito di obbligo imposto con le ultime proroghe. È purtroppo vero, invece, che a causa dei tagli ai corrispettivi perpetrati in precedenza dalla Regione e confermati dall’attuale Governo, di oltre il 50% negli ultimi 6 anni, esistono località penalizzate e senza adeguati servizi di collegamento. La situazione è sempre più complicata da un bilancio regionale ingessato e, pertanto, certe denunce generiche al settore rischiano di creare solo un polverone e niente di più, se c’è chi sbaglia e ci sono le prove che la deputata proceda con gli organi competenti, saremo i primi a schierarci contro gli abusi. Però allo stesso modo la deputata Campo ci aiuti a chiarire con il Governo regionale quale è la scelta politica che ora incombe, a partire dagli imminenti assestamento di bilancio e finanziaria: si vogliono ripristinare i legittimi stanziamenti e concedere un futuro concreto per il diritto alla mobilità dei siciliani ? Come pensa il Governo regionale di pianificare i servizi minimi obbligatori senza prima accertarsi del fabbisogno reale in termini di domanda ? Prima vanno verificate le esigenze in termini di servizi e poi si determina il conseguente finanziamento, non il contrario”.

“Non ci venga ancora risposto con lo slogan della cosiddetta “cura del ferro” – prosegue – : è evidente a tutti che non esiste in Sicilia una infrastruttura ferroviaria adeguata e non sarà pronta prima dei prossimi dieci anni, nella migliore delle ipotesi ! E infine, lo sa la deputata Campo che la Regione Sicilia non usufruisce, come invece le altre Regioni, del Fondo nazionale trasporti, per cui tutti gli oneri del trasporto pubblico locale e regionale sono a carico del bilancio regionale? Ora il Movimento 5 Stelle esprime il Ministro dei Trasporti, per cui se vuole aiutare e mettere ordine al settore perché non lo coinvolge e chiede al Governo nazionale di farsi carico anche della Sicilia per come è giusto che sia, senza ulteriori discriminazioni ?”

La nostra associazione è umilmente a disposizione, se lo vorrà, per un incontro con la deputata Campo per fare chiarezza sulle innumerevoli problematiche, che coinvolgono anche i lavoratori delle aziende che, se non saranno presi urgenti provvedimenti, potrebbero essere purtroppo i primi a subire le conseguenze degli ulteriori tagli. Le aziende hanno già impugnato al TAR i provvedimenti del Dipartimento regionale trasporti conseguenti ai tagli, ma non basta, non possiamo lasciare decidere il futuro del settore in base ai tempi ed agli esiti di un giudizio, occorre una generale presa di coscienza della politica, noi siamo come sempre disponibili ad un confronto con tutti sui temi concreti e non su denunce generiche, auspichiamo che finalmente si possa fare chiarezza e risolvere nel merito i problemi, nell’interesse delle aziende e degli utenti”.

“Apprendiamo con soddisfazione il fatto che si vuole finalmente aprire un dibattito costruttivo e sereno da parte dell’Associazione datoriale ASSTRA Sicilia e di quante altre Associazioni datoriali del settore privato, semmai, volessero compartecipare, ad affrontare la questione della riorganizzazione del sistema trasporti in Sicilia e degli ulteriori avvenuti tagli del TPL –  dice Giovanni Lo Schiavo, Segretario Regionale Fast Confsal – Nell’interesse delle Aziende dell’intero settore, sia esse pubbliche che private, nonché , nell’interesse dei lavoratori dipendenti, e a salvaguardia dei livelli occupazionali, la Segreteria Regionale Fast/Confsal , nel concordare con il Presidente dell’Associazione datoriale ASSTRA, dott. Iozzi, in merito al fatto che “ occorre una generale presa di coscienza della politica”, dichiara sin da subito, la propria totale ed incondizionata disponibilità a partecipare ad un confronto tecnico- istituzionale , sulla questione di merito.