La Polizia di Stato ha sottoposto a fermo Michele Pantaleo, 24 anni del quartiere Brancaccio di Palermo, accusato di tre rapine ad una farmacia dello Sperone.
La farmacia presa di mira è quella che si trova in via XVII Maggio ed è stata “visitata” in tre occasioni, rispettivamente il 29 ottobre, il 31 ottobre e l’11 novembre scorsi: due colpi sono riusciti, il terzo solo tentato.
Pantaleo sarebbe entrato a volto scoperto, armato di taglierino o di cacciavite, anche in presenza di clienti, riuscendo a racimolare complessivamente un bottino di alcune centinaia di euro.
Nel corso dell’ultima rapina, ha scaraventato a terra il proprietario e strappandogli il portafoglio. Gli agenti sono risaliti al giovane grazie alle immagini del sistema di videosorveglianza dell’esercizio commerciale.
Tutti gli assalti sono stati immortalati dalle telecamere interne dell’esercizio, che hanno consentito agli agli agenti di documentare il modus operandi dell’autore, particolarmente violento e repentino, gli indumenti indossati per il compimento delle rapine e le sue fattezze fisiche, in particolare alcuni vistosi tatuaggi che lo stesso, benchè parzialmente travisato, aveva esposto alle telecamere.
Gli agenti del Commissariato “Brancaccio”, sulla base di questi segni, hanno battuto palmo a palmo le strade dello Sperone e, a distanza di qualche giorno dalle rapine, in via Di Vittorio hanno intercettato Pantaleo, avendolo riconosciuto quale l’autore degli assalti alla Farmacia;
Il giovane ha tentato di sfuggire agli agenti, ma dopo un breve inseguimento lungo le vie del quartiere è stato raggiunto e bloccato; al seguito portava un borsone contenente indumenti ed effetti personali, inequivocabile segno di una condotta di vita itinerante, forse anche per sottrarsi alla cattura. Condotto successivamente in Commissariato ed incalzato dalle domande dei poliziotti, il giovane nulla ha potuto se non ammettere le proprie responsabilità.
Pertanto, è stato sottoposto alla misura del Fermo di indiziato di delitto e condotto presso la Casa Circondariale “Lorusso Pagliarelli”.
Il provvedimento è stato successivamente convalidato dall’Autorità Giudiziaria che ha disposto nei suoi confronti la misura della Custodia Cautelare in Carcere.
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