Paura al Tribunale di Palermo. Questa notte è crollata parte di una facciata da un edificio, l’ex palazzo Eas, di via Impallomeni. Il palazzo in questione ha ospitato anche la sede del Tribunale del lavoro di Palermo. Il crollo è avvenuto in particolare nei pressi dell’ingresso per i visitatori del palazzo di giustizia. Per fortuna, non risultano feriti in seguito all’accaduto, visto anche l’orario notturno in cui è avvenuto il fatto. Di giorno, la strada è invece popolata da tecnici, giuristi ed avvocati che frequentano il Tribunale.
Transennata l’area, chiuso l’ufficio postale
Al momento del crollo, si è immediatamente allertata la macchina dei soccorsi. Sul posto si sono radunate le squadre dei vigili del fuoco, che hanno provveduto ai primi interventi di messa in sicurezza, poi continuati in mattinata dalle maestranze private. L’area è stata transennata con delle reti, al fine di impedire eventuali accessi. A causa della caduta degli sfabbricidi, è stato chiuso anche l’ufficio postale presente sotto le navate del palazzo. Ignoti i tempi di riapertura del servizio pubblico.
La struttura, in passato, ospitava gli uffici dell’EAS (Ente Acquedotti Siciliani) e di alcuni servizi dell’area giudiziaria, fra cui, come accennato, anche le aule di udienza del tribunale del lavoro e buona parte degli archivi civili. L’intero palazzo da tempo, risulta oggetto di vari interventi di manutenzione, con un’impalcatura che era stata montata per condurre lavori di restyling sulla facciata. Da valutare le cause del crollo, anche se l’azione degli agenti meteorologici (pioggia e vento su tutti) potrebbe aver giocato un ruolo anche rilevante, nonostante non si assista ad eventi meteorologici intensi da diversi mesi.
Rischi noti da tempo
La situazione del palazzo è nota da tempo. Coincidenza vuole che proprio ieri sia scaduto il termine per la presentazione delle offerte per il bando da quasi 15 milioni di euro per la ristrutturazione e riqualificazione energetica del palazzo.
“Stamattina a Palazzo di Giustizia abbiamo trovato questa novità – commenta un avvocato – Ieri si sono staccati dei pezzi di cornicione dall’ex palazzo eas e per sicurezza tutta l’area che collega i palazzi é stata recintata. Una riflessione nasce spontanea. Da mesi si discute sui fondi del PNRR e sulla possibilità di perderli per mancanza di progetti. In Sicilia non vi sarebbe necessità di istruire nuovi progetti, basterebbe semplicemente ripristinare e mettere in sicurezza i vari edifici pubblici e/o di interesse pubblico sparsi per l’isola e gli assi viari che “dovrebbero” collegare le varie province per assicurare il totale e congruo utilizzo di questi fondi. Basterebbe poco per essere bellissima”.
Palazzo ex Eas a Palermo, Confsal-Unsa: “Lavoratori e utenti a rischio, subito messa in sicurezza”
“Il distacco di calcinacci dal Palazzo ex Eas di Palermo, nei pressi della Cittadella giudiziaria, è un fatto grave: se fosse accaduto di giorno avrebbe potuto colpire lavoratori, utenti o semplici passanti che ogni giorno percorrono via Impallomeni. Abbiamo chiesto rassicurazioni, oltre a informazioni sui lavori di ristrutturazione che dovrebbero interessare l’edificio. E’ necessario procedere con urgenza alla messa in sicurezza del Palazzo per evitare nuovi distacchi, a tutela dell’incolumità pubblica”. Lo dice Roberto Immesi della segreteria provinciale di Palermo di Confsal-Unsa, primo sindacato del ministero della Giustizia, in merito al distacco di calcinacci avvenuto questa notte.
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