Turismo, la Sicilia, potrebbe vivere di turismo e degli eventi ad esso legati, e questo lo sentiamo dire da sempre.
Ma è proprio sulle modalità con cui opera l’assessorato al Turismo che il dibattito è sempre infuocato, soprattutto da parte degli esclusi.

Intanto, andiamo al presente: sta proseguendo a Palazzo Chiaramonte Steri (Piazza Marina 61), IDS Academy, Italian Doc Screenings 2016, la manifestazione, sostenuta dall’Assessorato al Turismo della Regione Siciliana e dall’Ufficio Speciale per il Cinema e l’Audiovisivo/Sicilia Film Commission, nell’ambito del progetto Sensi Contemporanei a cui prendono parte autori, produttori e addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo. Le attività in programma fino al 16 settembre sono volte alla promozione e all’ internazionalizzazione del documentario italiano attraverso l’aggiornamento professionale, lo sviluppo delle capacità di presentazione dei progetti, l’ampliamento del networking e la diffusione del genere documentario con proiezioni di film aperte a tutti.

Una iniziativa senza dubbio bella, importante e meritoria, ma non manca chi storce il naso. Perché molte manifestazioni turistiche, che attirano visitatori nella nostra Isola, non sono state finanziate dall’assessorato.
E’ il caso ad esempio dell’Ypsigrock di Castelbuono, il festival di musica indie-rock, o ancora, sempre a Castelbuono, il giro podistico, la corsa su strada più antica d’Europa.

I finanziamenti regionali, circa 300 mila euro, verranno spartiti tra le manifestazioni ammesse nell’elenco dell’assessorato, che a molti pare stilato con assoluta discrezionalità, e non tenendo conto della reale importanza dell’evento.

L’organizzatore del festival di musica indipendente madonita, Vincenzo Barreca, commenta con amarezza su facebook. “Per il turismo culturale siciliano non c’è futuro. Ci meritiamo la prossima sagra delle polpette sotto-sale”.

La graduatoria funziona così: viene assegnato un punteggio a ciascuno dei progetti presentati dai Comuni o dalle associazioni. Per accedere ai finanziamenti bisogna piazzarsi sopra quota 70, ma si tratta di una graduatoria ad esauriemnto: quando vengono assegnati tutti i fondi rimasti, poco meno di 300 mila euro appunto, si rimane fuori.

Ad essere arrivate nei primi posti dell’elenco la sagra del mandorlo in fiore di Agrigento, la “strada degli scrittori” della Valle dei Templi, il raid dell’Etna e l’infiorata di Noto. Nella lista anche “Le vie dei tesori” di Palermo, il carnevale di Sciacca e il Cous cous fest di San Vito Lo Capo, ma anche kermesse minori come l’Indigeno Fest di Patti e il Gorges Festival di San Mauro Castelverde.

Come riporta Repubblica Palermo, per l’assessorato, l’approvazione è stata molto lineare: “I progetti – dicono dagli uffici di via Notarbartolo – sono stati sottoposti a una commissione, che li ha analizzati secondo criteri oggettivi. Nessuno scandalo”.

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