Un flashmob per accendere le luci sullo stato di crisi vissuto dal turismo siciliano. Questa è in sintesi la motivazione che ha spinto le sigle sindacali dei lavoratori della filiera Ho.Re.Ca. a scendere in piazza a Palermo. La manifestazione si è tenuta alle 14.00 presso la scalinata del Teatro Massimo. La protesta si è svolta in contemporanea in altre quattro città italiane (Roma, Cagliari, Rimini e Venezia) ed ha coinvolto le rappresentanze di Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs Uil.
Pandemia e conflitto in Ucraina: la crisi del turismo siciliano
I manifestanti si sono schierati su alcune file della scalinata del Teatro Massimo, esclamando alcuni slogan in varie lingue. Due i grandi problemi che fanno paura ai lavoratori del comparto Ho.Re.Ca. siciliano: l’uscita dalla crisi pandemica e l’attuale conflitto in essere in Ucraina. La guerra fa paura e non solo per le conseguenze militari. Rincari delle materie prime, stop agli arrivi dall’Est Europa e, come logica conseguenza, minori ricavi per tutto il comparto dell’accoglienza turistica siciliana. Una situazione alla quale si unisce anche l’attuale periodo di aumenti sull’energia, in particolare su luce e gas.
Fisascat Cisl: “Imprese provate da crisi”
A spiegare le ragioni del flashmob è Giusy Sferruzza, della Fisascat Cisl Sicilia. “Da questa piazza deve arrivare forte il segnale affinchè i lavoratori della filiera turistica, fortemente colpiti dalla crisi pandemica e della guerra, possano avere un aiuto reale. L’iniziativa raccoglie simbolicamente un numero di addetti dalla ristorazione, al turismo passando dal settore alberghiero. Ciò per lanciare un messaggio unitario per definire gli effetti della crisi. Le imprese sono provate dall’aumento del caro bollette, dall’aumento del gas e con le conseguenze che questo ha in termini occupazionali“.
Filcams Cgil: “Rischio effetto negativo da guerra in Ucraina”
Punto di vista sostenuto anche da Monja Caiolo, segretario generale dela Filcams Cgil Sicilia. “Vogliamo riaccendere i riflettori sul settore del turismo. Un settore particolarmente colpito dagli effetti economici dalla pandemia da covid-19. E che adesso, in quella che doveva essere la fase della ripresa, rischia di essere colpito dal conflitto bellico scoppiato fra Russia e Ucraina. Noi chiediamo un intervento concreto delle istituzioni regionali e nazionali. Questo settore, i lavoratori e gli imprenditori che lo compongono, hanno bisogno di essere accompagnati in questo percorso di ripresa. Bisogna dare dei sostegni al settore, proprio per accompagnarli in questo percorso di ripresa”.
Uiltucs Sicilia: “Dopo il 31 marzo, non sappiamo cosa succederà”
Paure condivise anche da Marianna Flauto, segretario generale della Uiltucs Sicilia. “Stiamo manifestando pacificamente con questo flashmob tenuto in cinque città italiane. Oltre a Palermo, si sono unite a Venezia, Roma, Cagliari e Rimini. In queste località, i lavoratori del turismo per poter puntare i riflettori dove tantissimi lavoratori sono a rischio. Sono arrivate tantissime comunicazioni di avvio di ammortizzatori sociali. Siamo terrorizzati. Non sappiamo cosa succederà dopo il 31 marzo”. Chiaro il riferimento della sindacalista alla fine dello stato d’emergenza dettato dalla pandemia”.
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