Ha picchiato la fidanzata nei pressi di un locale in via Maqueda a Palermo. Un polacco di 32 anni è stato denunciato per avere aggredito e malmenato la compagna anche lei polacca di 29 anni.
Il turista ubriaco ha iniziato ad inveire contro la giovane poi davanti a passanti e clienti del locale ha iniziato a colpirla. Sono stati chiamati i carabinieri che hanno bloccato l’uomo e l’hanno portato in caserma. Per il turista è scattata la denuncia da parte dei militari.
Ieri l’arresto di un altro ex violento
La polizia di Stato hanno eseguito un’ordinanza del gip di Palermo nei confronti di un palermitano accusato di maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie. Le indagini sono condotte dagli agenti del commissariato Zisa.
L’uomo, un impiegato di un partecipata del Comune, avrebbe picchiato la moglie nel luogo del lavoro nei campi di calcetto. L’avrebbe aggredita alle spalle, sferrandole più colpi di casco alla testa ed infierendo su di lei, mentre cadeva a terra rovinosamente, con calci in varie parti del corpo.
I genitori che accompagnavano i loro figli sono stati i primi a soccorrere la donna e fare fuggire l’uomo picchiandolo. Questo episodio sarebbe stato l’ultimo di una serie di aggressioni denunciati dalla donna nel 2020, l’uomo era stato all’epoca sottoposto in altro procedimento penale alla misura cautelare del divieto di avvicinamento e di comunicazione con la persona offesa e rinviato a giudizio per il reato di maltrattamenti.
L’arresto di Mascali
I carabinieri della stazione di Mascali, hanno arrestato in flagranza di reato per evasione un 47enne del posto perché, seppur in regime di detenzione domiciliare, lasciava l’abitazione per raggiungere quella della ex moglie. I militari sono stati allertati dalla donna che, inaspettatamente, ha visto l’ex marito precipitarsi nella sua abitazione e iniziare a schiaffeggiarla.
Le cause dell’aggressione sarebbero da ricondurre al fatto che il 47enne non sarebbe d’accordo con i metodi educativi della ex moglie, madre del loro figlio, il quale è rimasto a vivere con lei. I due ex coniugi sono separati e lui sta scontando una pena detentiva presso un’abitazione diversa da quella familiare. Tuttavia, ha deciso di violare le prescrizioni che gli sono state imposte, e “giocarsi” così, il beneficio della detenzione domiciliare, al posto di quella in carcere, che aveva ottenuto solo 8 mesi fa.
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