Lo scorso 8 luglio pubblicavamo un articolo dal titolo “Crocetta tiene l’interim della sanità, nessuno al posto di Lucia Borsellino” nel quale, oltre alla cronaca dei fatti che seguivano le dimissioni dell’allora assessore regionale per la salute Lucia Borsellino, riportavamo alcune dichiarazioni del sindacato CIMO relative alla vicenda della presunta assenza di titoli da parte del Primario Matteo Tutino, nella quale le dichiarazioni di parte sindacale chiamavano in causa l’allora commissario dell’azienda villa Sofia Cervello Ignazio Tozzo.

Il sindacato CIMO rende nota, oggi, una precisazione sull’argomento che riceviamo e pubblichiamo integralmente:

“Apprendiamo attraverso l’analisi di documenti dei quali non eravamo precedentemente in possesso – scrive il sindacato in una nota ufficiale – che fra aprile e giugno del 2014 quando l’avv. Ignazio Tozzo, attuale dirigente generale del Dipartimento Attività sanitarie e osservatorio Epidemiologico della Regione siciliana, ricopriva, fra l’altro, l’incarico di Commissario Straordinario dell’Azienda ospedaliera Villa Sofia Cervello, ha messo in atto tutte le procedure atte a verificare i titoli del dott. Tutino, relazionando più volte sulla vicenda sia alla Procura della Repubblica che all’assessore Lucia Borsellino, tenendo, peraltro, aggiornati i medesimi sugli sviluppi di controlli e verifiche e sollecitando valutazioni, relazioni ed interventi agli uffici aziendali”.

“Tali circostanze emerse documentalmente attraverso atti a noi allora sconosciuti rappresentano in modo chiaro come non si possa attribuire all’avv. Ignazio Tozzo alcuna omissione o leggerezza nella vicenda qui esposta, come invece ipotizzato dal nostro comunicato stampa del 8 luglio 2014 dal titolo ‘La sanità Pubblica, una vacca da mungere al bisogno’, ancorché in quel comunicato non era in alcun modo riportato il nome dell’avv. Tozzo, comunque reso riconoscibile attraverso l’indicazione di tempi e incarichi ricoperti. Alla luce di ciò ci scusiamo per l’errore commesso e riconosciamo la trasparenza e la correttezza del suo operato anche alla luce del fatto che la richiesta di revoca della nomina del dott. Tutino in autotutela rivolta all’azienda ospedaliera da questo sindacato è pervenuta peraltro solo in data 30 giugno, giorno della cessazione dall’incarico dell’avv. Tozzo, che ha correttamente inserito tale nostra richiesta, insieme a tutto il carteggio sulla vicenda, fra gli elementi di rilievo da segnalare al
successore in sede di passaggio di consegne”.

“Le successive vicende riguardanti il dott. Matteo Tutino possono ben far comprendere i motivi che hanno mosso il sindacato a tali azioni alla ricerca di verità e giustizia. Percorso lungo il quale è stato commesso un errore di valutazione sull’operato dell’avv. Tozzo, nei confronti del quale torniamo a scusarci ribadendo, sempre nell’interesse della verità che questo sindacato persegue in ogni sua azione, la totale correttezza e trasparenza di azione, dimostrata sia alla guida dell’Azienda Villa Sofia-Cervello, sia dell’Ispettorato Sanitario dell’Assessorato regionale della Salute”.

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