Tutto pronto per inviare i rifiuti siciliani all’estero. O quasi. Nonostante la Regione rassicuri circa la tenuta del sistema delle discariche in Sicilia uscirà a breve l’avviso per una gara pubblica di evidenza internazionale per il conferimento di rifiuti siciliani nelle discariche italiane, europee ed anche extraeuropee se necessario.

In prima fila per il conferimento dei rifiuti ci sono Francia e Germania ma fra i possibili candidati si parla anche di Turchia e Bulgaria. Ma l’avviso pubblico è teso solo a raccogliere la disponibilità e le condizioni per un eventuale conferimento, precisano dalla regione, non è detto che poi si utilizzerà questo sistema per smaltire i rifiuti.

Insomma la Regione non è sicura di farcela con le discariche e prepara il piano di riserva, ma continua a rassicurare sostenendo che si tratta solo di una eventualità da attivare per le emergenze.

Ma il bando inviato per la pubblicazione sembra raccontare una storia diversa. Viene quantificato anche il conferimento ovvero 180 mila tonnellate in tre mesi, 60 tonnellate al mese. Che a conti fatti sono, all’incirca, la quota di surplus di rifiuti mensili che ha dato vita all’emergenza della scorsa estate.

A gestire in via diretta questa fase è il governatore con il dipartimento regionale dei rifiuti senza passare dall’assessore Vania Contrafatto. Un segnale politicamente preoccupante per la giunta di governo che dovrebbe arrivare fino alla fine del mandato ovvero durare ancora un anno o poco meno.

Ma questioni politiche a parte a preoccupare è la questione rifiuti. Per il Ministero le discariche siciliane avevano 6 mesi di autonomia e la proroga al loro utilizzo risale al mese di giugno. E’ legittimo chiedersi cosa accadrà con l’anno nuovo e soprattutto con la prossima estate

Considera la cosa inevitabile Legambiente “Lo abbiamo ripetuto, in un anno, decine di volte, e adesso il Governo regionale è finalmente arrivato alla conclusione che, per non saturare nuovamente le discariche, bisogna portare i rifiuti fuori dalla Sicilia, per una fase limitata utile a realizzare finalmente la necessaria e indispensabile impiantistica per gestire il ciclo dei rifiuti.

Ma, lo diciamo subito e a scanso di equivoci, si faccia grandissima attenzione per evitare speculazioni, nuovi affari e, soprattutto, si lavori per avere le massime garanzie sugli impianti che dovranno smaltire i nostri rifiuti.

Sappiamo che esistono realtà molto diverse, e noi di Legambiente NON vogliamo trasformare qualche Paese straniero nella nostra pattumiera. Il Governo regionale deve attivare rigorose verifiche per sapere dove andranno a finire i nostri rifiuti e come verranno trattati”.