Ubriaco su un pullman crea il panico tra Palermo e Agrigento, denunciato

Ubriaco su un pullman partito da Palermo e diretto ad Agrigento ha creato il panico a bordo. Ha iniziato a molestare i passeggeri che viaggiano nel mezzo e ha inveire contro chi cercava di riportarlo alla calma. L’autista è stato costretto a fermarsi nella stazione Q8 che si trova a Cefalà Diana. Ha cercato di riportare alla calma il passeggero, ma questi lo ha aggredito. Sono stati chiamati i carabinieri che hanno fatto scendere il passeggero molesto che è stato denunciato trasportato dai sanitari del 118 in ospedale a Palermo.

Ubriaco con la patente ritirata

Un altro uomo è stato trovato con un tasso alcolemico oltre la soglia consentita. Non appena ha compreso che gli agenti di polizia stavano ritirando la patente ha iniziato a colpirli e danneggiare l’auto. I poliziotti hanno arrestato un giovane di 31 anni Carini sottoposto a un controllo in via Lanza di Scalea mentre si trovava a bordo di una Lancia Musa.

I controlli e l’arresto

Al termine dei primi accertamenti l’automobilista è stato sottoposto all’alcol test dalla polizia stradale che ha dato esito positivo. Il giovane è stato arrestato con le accuse di danneggiamento, lesioni, violenza e minacce, anche nei confronti degli operatori sanitari che erano stati chiamati per soccorrere l’automobilista e gli agenti. Il gip di Palermo ha convalidando l’arresto, ha disposto per lui l’obbligo di firma tre volte a settimana.

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La ricostruzione

Secondo quanto ricostruito il 31enne, nato e residente a Carini, aveva raggiunto Palermo dopo una lite con la fidanzata. Mentre percorreva la strada, non lontano dal Velodromo, è stato fermato per un controllo dai poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale che in prima battuta gli hanno contestato la guida senza cintura e l’alta velocità. Mentre compilavano i primi verbali, gli agenti hanno chiesto l’intervento di una pattuglia della Polstrada per eseguire un esame con l’etilometro.

Dal primo test è emerso un tasso alcolemico pari a 1,45 grammi per litro, risultato di poco inferiore dopo il secondo esame. I poliziotti hanno quindi informato il 31enne delle sanzioni a suo carico mentre nel frattempo l’uomo ha chiesto alla madre e alla fidanzata di raggiungerlo per recuperare l’auto. Ritenendo forse che di lì a poco gli avrebbero sequestrato il mezzo e ritirato la patente, il 31enne è andato in escandescenza e ha iniziato a prendere a calci la volante.

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La colluttazione e la denuncia

I poliziotti dell’Upg, dopo aver chiesto l’intervento di altre pattuglie, hanno provato a bloccare l’uomo che dopo una violenta colluttazione è stato ammanettato con le accuse di danneggiamento, lesioni, violenza e minacce, anche nei confronti degli operatori sanitari che si erano occupati di lui. Sia l’automobilista che i due agenti sono andati in ospedale per farsi refertare.

Il primo è stato dimesso senza alcuna prognosi mentre i poliziotti hanno riportato lesioni lievi giudicate guaribili in 5 e 3 giorni.
Diametralmente opposto è risultato il comportamento del 31enne il giorno successivo in tribunale. Il pm di turno aveva chiesto per l’indagato, che si è scusato direttamente e tramite l’avvocato, la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il gip invece, convalidando l’arresto, ha disposto per lui l’obbligo di firma tre volte a settimana.

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