Il 13 ottobre ricorre il 35° anniversario dell’uccisione del Carabiniere (alla memoria) Stefano Di Bonaventura, in servizio presso l’allora 12° Battaglione Carabinieri “Sicilia” di Palermo, ora 12° Reggimento.
Stefano Di Bonaventura era un Carabiniere ausiliario che stava svolgendo il suo servizio di leva nell’Arma e quindi un ragazzo che avrebbe potuto decidere di tornare di lì a poco alla vita civile, guardando quindi all’Arma come un’esperienza da vivere in un breve periodo di vita; eppure, a soli vent’anni, si è reso protagonista di un gesto eroico che sintetizza l’essenza di vero Carabiniere.
Quel pomeriggio del 13 ottobre del 1986, due rapinatori, uno dei quali armato, fecero irruzione in un’agenzia di viaggi nella centralissima via Amari, a Palermo, dove il giovane carabiniere si trovava, libero dal servizio e in abiti borghesi, per acquistare un biglietto aereo per raggiungere, durante un breve periodo di licenza, la sua famiglia a Roma.
Sebbene fosse solo, non esitò ad avventarsi contro quei criminali, ingaggiando con loro una violenta colluttazione nell’intento di bloccarli, dal quale dovette desistere per essere stato attinto da un vile colpo di pistola alla schiena.
Sebbene gravemente ferito, è riuscito comunque a mettere in fuga i malviventi e sventare la rapina, spendendo le sue ultime forze nel tentativo di rincorrerli anche all’esterno dell’agenzia, dove si accasciava al suolo ormai privo di vita, dopo aver esploso in direzione dei fuggitivi un colpo con la propria pistola d’ordinanza.
Nel corso della solenne cerimonia, svolta nella Piazza d’Armi della Caserma Calatafimi alla presenza di un Reparto di formazione con la Bandiera di Guerra, le specialità, la Fanfara e i mezzi del 12° Reggimento Carabinieri “Sicilia”, il Generale di Brigata Giovanni Adamo, insediatosi di recente al Comando della 1^ Brigata Mobile Carabinieri di Roma, nel suo intervento commemorativo ha ricordato quindi come “il Carabiniere Di Bonaventura insegna che quei valori fondamentali che sono patrimonio di ciascun Carabiniere: altruismo, generosità, coraggio, spirito d’iniziativa e altissimo senso del dovere, che in più di duecento anni di storia contraddistinguono l’Arma dei Carabinieri sia in Italia che all’estero, non si maturano necessariamente con l’età e con l’esperienza, ma sorgono spontanei quando c’è cuore, passione e convinzione nell’agire quotidiano. Doti che erano già talmente radicate in Lui da spingerlo a reagire per tutelare la sicurezza e la legge, fino all’estremo sacrificio. La storia dell’Arma, così come le quella delle altre Forze Armate e di Polizia, sono ricche di esempi simili, come testimoniano anche continui tragici fatti di cronaca”.
In particolare il 13 ottobre 2021, i Carabinieri del 12° Reggimento “Sicilia” di Palermo, comandato dal Col. Giampaolo Zanchi, orgogliosamente consapevoli della preziosa eredità che il Carabiniere Stefano Di Bonaventura ha lasciato, nel commemorarne la memoria e onorare come si conviene l’eroica figura ed i suoi altissimi valori, hanno inaugurato un nuovo monumento celebrativo che consiste in un’opera artistica idonea a rappresentarlo e ad esaltarlo nella sua individualità. Ciò rappresenta un segno concreto di riconoscenza ed affezione che l’Arma dei Carabinieri annette al culto della memoria, che permette di non disperdere e vanificare l’esempio di coraggio e abnegazione di chi ha servito lodevolmente il paese a costo della vita, allo scopo di favorire nelle generazioni dei giovani militari la consapevolezza del valore della loro missione e del loro impegno in uno scenario interno ed internazionale sempre più sensibile e complesso.
Il nuovo monumento, realizzato anche grazie al sostegno concettuale ed economico dell’Associazione Nazionale Carabinieri, rappresentata nell’occasione da Ignazio Buzzi, Ispettore Regionale per la Sicilia, consiste in una realizzazione artistica contemporanea che riproduce, nelle fattezze essenziali, la sagoma ed il ritratto del giovane Carabiniere, ritagliati su una solida lamina di acciaio “corten” esaltata sullo sfondo dal candore di una lastra di marmo perlato di Custonaci, che intende rappresentare anche un omaggio al territorio siciliano.
Alla cerimonia di commemorazione, alla presenza anche del Comandante della Legione Carabinieri “Sicilia”, Generale di Brigata Rosario Castello, del Comandante Provinciale Carabinieri di Palermo, Generale di Brigata Giuseppe De Liso, e delle più alte cariche istituzionali della città, il fratello della vittima Appuntato Scelto Qualifica Speciale dell’Arma dei Carabinieri Gianni Di Bonaventura, in servizio al Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Roma-Piazza Dante, ha scoperto il nuovo monumento, conferendo ulteriore solennità alla cerimonia, contraddistinta da momenti di forte commozione.
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