L’ultimo saluto all’ex Presidente della Provincia di Palermo Francesco (Ciccio) Musotto. Si sono tenuti questa mattina nella Parrocchia Maria Santissima Assoluta a Valdesi, i funerali dell’indimenticato Presidente morto all’età di 78 anni.

Per lui l’omaggio era cominciato ieri pomeriggio con la camera ardente allestita a Palazzo Comitini che fu teatro del suo impegno politico.

Su disposizione del sindaco della Città Metropolitana di Palermo Roberto Lagalla, assente ai funerali perché fuori Palermo, la camera ardente dell’ex Presidente della Provincia Francesco Musotto è stata allestita proprio nella sede della Città Metropolitana di Palermo a partire dalle 15 del 21 agosto.

Il ricordo

Il ricordo dell’uomo politico, il cui impegno si è districato anche fra Parlamento Europeo ed Assemblea Regione siciliana, è stato affidato a tanti compagni di strada vecchi e nuovi. A prendere la parola, fra gli altri, l’ex Presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, l’attuale direttore generale della Città Metropolitana che è stato anche assessore provincia Nicola Vernuccio, il cui intervento ha emozionato e commosso i presenti.

Ma nei giorni scorsi i ricordi erano stati molteplici soprattutto in casa Forza Italia mentre ieri alla camera ardente erano arrivati anche esponenti di FdI come l’assessore Francesco Scarpinato solo per fare un nome

Francesco Musotto, una famiglia politica

Nipote dell’omonimo Francesco Musotto del 1881, Alto Commissario per la Sicilia, deputato alla Camera, sia del Regno d’Italia che della Repubblica, Francesco Musotto era stato un esponente del Partito socialista poi confluito in Forza Italia.

Da socialista fu consigliere comunale a Pollina, poi deputato regionale (lo sarebbe stato anche nelle fila del MpA in seguito) prima di approdare a Forza Italia partito del quale fu se non fra i fondatori quantomeno fra i primi aderenti.

Nella schiera degli azzurri fu eletto, nel 1994, Presidente della Provincia Regionale di Palermo, ruolo nel quale lo ricordano tutti. In seguito è stato nuovamente deputato regionale ed europarlamentare ma da tempo, ormai, si era ritirato alla politica così come dalla professione legale.

L’arresto e l’assoluzione

Nel novembre del 1995, da Presidente della Provincia, venne arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. L’intera vicenda era sostenuta soltanto dalle dichiarazioni di alcuni pentiti. Musotto venne scarcerato dal Riesame e poi assolto nell’aprile 1998.  Questa vicenda restò la più amara della sua vita. Fu uno dei processi sulla base dei quali venne cambiata la legge e divenne obbligatorio il riscontro oggettivo alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.

La rottura con Forza Italia

Nel 2001 Musotto ruppe con Forza Italia e si candidò sindaco di Palermo contro Diego Cammarata che fu poi eletto. Ma nonostante le divergenze politiche i rapporti fra Musotto e i forzisti continuarono tanto che oggi sono soprattutto gli azzurri a ricordarlo