C’è un palermitano ferito alla testa ricoverato all’ospedale Civico dopo il caos scoppiato in via Roma per un cavallo imbizzarrito che ha seminato il panico. L’uomo di 37 anni è stato trasportato al pronto soccorso dai sanitari del 118. Non è in pericolo di vita ma i medici lo tengono in osservazione. Ancora non è chiaro come sia rimasto ferito. Nel parapiglia provocato dal fuggi fuggi generale ci sono stati altri due feriti lievi, anche loro condotti in ospedale.

“Ancora un cavallo spaventato che sfugge alle mani del vettorino e correndo in mezzo al traffico finisce la sua corsa contro due autovetture, questo è successo ieri in via Roma a Palermo e l’incidente ha provocato il ferimento di tre persone e che ha provocato problemi al traffico per il recupero del cavallo ed il soccorso ai feriti. – dicono gli animalisti di Aidaa – E purtroppo non è l’unico caso accaduto a Palermo, infatti non più di due settimane fa un altro incidente simile è accaduto alla Cala sempre nella città di Palermo.

L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha deciso di presentare un esposto alla Procura di Palermo: “Il fatto che si ripetano questi incidenti ci fa pensare che ci serve un intervento del comune di Palermo che vieti l’uso di carrozze trainate dai cavalli su tutto il territorio, ma – scrivono ancora gli animalisti di AIDAA – riteniamo che questo uso dei cavalli per il traino delle carrozze si compia il reato di maltrattamento degli animali e per questo abbiamo deciso di presentare un esposto alla procura per chiedere di indagare su come vengono tenuti questi cavalli e se la loro alimentazione sia regolare”.

“E’ ora di dire basta”

“L’episodio di ieri pomeriggio in via Roma centro storico di Palermo è il terzo incidente causato da cavalli e cocchieri in meno di due mesi. Ricordiamo l’episodio del piccolo pony schiantato su una vettura in doppia fila a Ballarò, la carrozza con turisti schiantatasi alla cala con relativo intervento dei sanitari del 118 e turisti finiti in ospedale. Le carrozze sono veramente un retaggio del passato. I cavalli non possono vivere tutto il giorno sull’asfalto rovente delle calde città italiane, trasportando pesi spesso esagerati per loro. È una tortura, diciamo basta!”.

Noi associazioni animaliste chiediamo al Sindaco Lagalla un gesto di civiltà che porti Palermo al livello di maturità e cultura che le spetta”. Chiediamo all’Asp di effettuare immediatamente controlli a tappeto sul benessere dei cavalli e costatare le reali “ore di servizio” degli animali sfruttati, spesso i cavalli arrivano già nelle piazze storiche alle sette del mattino e restano lì fino a sera sfruttati al massimo, corsa dopo corsa per il divertimento altrui con mille difficoltà auto, bus, pullman, monopattini, moto. Chiediamo inoltre al Prefetto di intervenire, è una questione di ordine pubblico e sicurezza. E se ieri il cavallo avesse colpito un cittadino sulle strisce? Un bambino in carrozzina? Palermo è una città allo sbando, non vi è controllo di stalle abusive o deterrenti per corse clandestine o regolamenti per le carrozzine trainate dai cavalli per far divertire turisti insensibili o poco informati. Chiediamo una presa di posizione forte e chiara. Comprendiamo anche che questa fetta di popolazione “gli gnuri” siano, come tutti noi, un bacino elettorale, ma noi cittadini non ci sentiamo al sicuro, non ci sentiamo tutelati e gli animali vengono sfruttati, questo non è concepibile nel 2023.

Di animali morti e feriti sulle strade ne abbiamo già avuti, non è pensabile aspettare che muoia un cittadino per prendere provvedimenti. Vogliamo riprendere la dichiarazione di Enrico Rizzi, influencer animalista:” Ma a Palermo esiste un Prefetto? Me lo chiedo da parecchio tempo visto che queste maledette carrozze continuano a girare senza alcuna regola, tutti i giorni, sotto il sole cocente, tra il folle traffico e quindi nel pieno spregio delle norme. Tutto questo avviene nella totale assurda, indecente, vergognosa, latitanza delle Istituzioni locali che dovrebbero vigilare. Evidentemente qualcuno aspetta che ci scappi il morto. Perché in Italia deve prima morire qualcuno!”

Il precedente alla Cala

Appena due settimana fa un evento simile era avvenuto alla Cala. Anche in quel caso un cavallo improvvisamente si è imbizzarrito mentre stava trasportando in una carrozza alcuni turisti.

L’animale, raccontano i testimoni, è come impazzito ed è riuscito a staccarsi dal carro, coinvolgendo tre auto e scontrandosi contro di loro, all’altezza della Kalsa. Il cocchiere e due persone sono state trasportate al Buccheri La Ferla, così come il cavallo, dato che in quell’ospedale c’è anche un centro veterinario per curare le ferite, che dalle prime informazioni sembrano serie.