Un giardino culturale dinamico in piazza del Parlamento, dove domina l’asfalto. Si chiamerà “Passage to Mediterranean” e sarà inserito all’interno di una stella a otto punte, simbolo connotante di Federico II.

L’iniziativa è stata presentata dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè e Mario Faro, fondatore del parco Radicepura e promotore dell’International Garden Festival, manifestazione giunta alla sua seconda edizione, nel cui ambito rientra l’iniziativa del giardino dinamico.

La kermesse si aprirà il 27 aprile a Giarre e si protrarrà fino al 27 ottobre. Il tema di quest’anno è quello dei giardini produttivi, uno dei più antichi archetipi che vede gli albori nel giardino della reggia di Alcinoo, uno spazio racchiuso dove crescevano peri, meli, fichi e rigogliosi ulivi; un topos quanto mai attuale oggi in cui s’impone la necessità di tutelare la biodiversità.

Il giardino dinamico in piazza del Parlamento, una vera e propria struttura mobile, sarà inaugurato il primo giugno e s’inserisce nel solco della valorizzazione dei giardini reali, aperti al pubblico l’anno scorso, che hanno già registrato 70 mila visitatori, nello spirito di rievocare la loro importanza storica e culturale che rimanda all’antico Genoardo.

La forma ad otto punte in cui sarà inserito il giardino dinamico rievoca la decorazione seriale che caratterizza la Cappella Palatina e Palazzo reale. Un numero che trionfa a Castel del Monte, ultima opera architettonica di Federico, e rappresenta l’infinito e il perfetto rapporto fra natura e architettura, uomo e natura.

“In vista dell’anno federiciano – ha detto Gianfranco Miccichè – che è prossimo, promuoveremo una serie di eventi itineranti nei siti federiciani di cui la stella a 8 punte è l’emblema più significativo. Questa meravigliosa idea del giardino itinerante è emersa in un incontro fra me, Mario Fava e il direttore della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso. Grazie all’apertura del portone monumentale d’ingresso al palazzo e alla nuova illuminazione, la piazza si è animata di nuova vita e con lei il Cassaro. Dall’altra parte, l’oratorio di sant’Elena e Costantino, nuova sede della Fondazione Federico II, un altro gioiello visitabile a breve, ha fatto il resto. Promuovere eventi culturali mi piace più che presiedere le sedute dell’Ars, perché i parlamentari non sempre hanno come primo obiettivo il bene della propria terra; facendone parte anch’io mi prendo la responsabilità di quel che dico”.