“Le infrastrutture sono la condizione indispensabile per la crescita e lo sviluppo di un territorio, specie per quello siciliano che, su questo terreno, è quasi all’anno zero”. La CNA, nel giorno della visita a Palermo del Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, (visita in realtà saltata anche se non il tavolo tecnico) lancia un appello alle Istituzioni “affinché l’Isola – spiegano i vertici regionali della Confederazione – possa essere dotata di un piano strategico di interventi, necessario per consentire alle imprese di fare il salto di qualità e di competere sul mercato, sia nazionale che internazionale”.
“E i fondi europei rappresentano un’opportunità da non perdere per la nostra terra – aggiungono il presidente, Nello Battiato, e il segretario, Piero Giglione – il cui utilizzo potrebbe aprire ad investimenti anche a favore del sistema viario, per renderlo moderno ed efficiente, con particolare riferimento alle opere autostradali e ferroviarie”.
E in tema di infrastrutture, la CNA manifesta preoccupazione rispetto al possibile scenario che si andrebbe a delineare con lo stop deciso dalla sentenza del Consiglio di Stato alla realizzazione da parte di Terna S.p.A. di un importante elettrodotto a 380 kV che attraverserebbe 6 province dell’isola.
“Questo non è certamente un segnale positivo – sottolineano Battiato e Giglione – fermo restando che l’iter procedurale e le autorizzazioni debbano essere perfettamente in linea con le direttive che disciplinano la materia. La realizzazione di questa, come di altre nuove infrastrutture, andrebbe, se conforme al quadro normativo di riferimento, supportata e messa in cantiere per evitare, in un momento di grave crisi e in una fase di stallo in fatto di appalti pubblici, possibili, gravi, ricadute per l’indotto che la realizzazione delle opere pubbliche – e di pubblica utilità – alimentano – concludono Battiato e Giglione – con il conseguente blocco ulteriore dello sviluppo del territorio”.
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