“Sono due i filoni indagine che si intersecano in questa indagine.  Il primo riguarda proprio le frode dei finanziamenti pubblici e in questo contesto abbiamo ricostruito l’esistenza di una strutturata associazione a delinquere a carattere transnazionale che potendo beneficiare della collusione per la complicità dei pubblici ufficiali infedeli e di professionisti è riuscita a ottenere indebitamente finanziamenti pubblici europei e nazionali per oltre 12 minuti e mezzo altri tre milioni e mezzo li abbiamo bloccati prima che potesse essere percepiti”.

Lo dice il colonnello Gianluca Angelini comandante del nucleo di polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza di Palermo.

“Il sistema di frode era molto strutturato e si basa sulla creazione di un reticolo di società tra loro collegate e ramificate non sono in Italia ma anche all’estero in particolare in Austria in Ungheria e Romania formalmente intestati a prestanome ma di fatto dirette e gestire direttamente dagli autori del sodalizio. – aggiunge Angelini – Lo scopo di questa galassia societaria era quello proprio di far lievitare fittiziamente i costi che sarebbero poi stati portati all’attenzione dell’ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Palermo per il rimborso.

Questo perché la normativa europea e nazionale prevede che i programmi di finanziamento possono essere agevolati con fondi pubblici solamente in quota parte mentre la restante parte deve essere garantita con capitali privati. Facendo crescere pertanto fittiziamente i costi l’associazione riusciva nell’intento di non mettere i capitali privati e di fare gravare l’investimento  complessivamente sul bilancio pubblico.

Questo ovviamente era possibile anche perché c’era la complicità di pubblici ufficiali in servizio presso l’ispettorato Provinciale dell’Agricoltura che l’ente pubblico deputato alle verifiche al controllo circa l’ammissibilità delle istanze di finanziamento e con le indagini hanno ricostruito che esistevano cointeressenza fra interessi pubblici e privati e tra pubblici ufficiali e imprenditori che in qualche modo vengono agevolate non le stanze di finanziamento. In questo ruolo fondamentale è stato ricoperto da uno studio professionale che era il punto di contatto con la pubblica amministrazione”.