Un viaggio suggestivo tra le parole più “genuine” del nostro dialetto, quelle che oggi si sentono sempre meno, ma che rivivono nella finzione letteraria tra le pagine di Consolo, Sciascia, Camilleri, Grasso, Piazzese e molti altri.

Sarà presentato mercoledì 25 gennaio alle 18 alla libreria Feltrinelli di Palermo “Le parole del tempo perduto. Ritrovate tra le pagine di Camilleri, Sciascia, Consolo e molti altri” del linguista Roberto Sottile. Il testo è un lavoro di ricerca sulle parole siciliane di una volta, in cui affiorano ricordi e memoria dell’infanzia e degli affetti, e una sorta di lessico famigliare del siciliano. L’autore con simpatia e rigore scientifico ripercorre la storia, l’evoluzione, i processi semantici di termini autoctoni siciliani che rappresentano piccoli tasselli del patrimonio linguistico e culturale dell’isola e del Mediterraneo.

Con lo scrittore interverranno Giovanni Ruffino, autore della prefazione, e Michele Burgio. Interventi musicali di Francesco Giunta.

Ingresso libero.