“Esiste in Sicilia un abusivismo di ‘indispensabilità’ che va ben oltre il concetto di abusivismo di necessità. Lo abbiamo appreso da pronunciamenti di istituzioni importanti nel corso di incontri tenuti in prefettura. Se è vero che in Sicilia ci sono queste situazioni non si può non tenerne conto. Non tutto può essere salvato ma nel guardare al territorio e all’abusivismo bisogna tenere conto di queste circostanze”.

Lo ha detto l’assessore regionale al territorio ed Ambiente Toto Cordaro questa mattina incontrando la stampa per fare il punto sulle priorità di questo governo in materia di territorio.

“Abbiamo priorità importanti perchè vogliamo riportare questo assessorato al centro, deve essere strategico perché si occupa di territorio e di ambiente. Abbiamo voluto dare priorità al dissesto idrogeologico con alcune misure urgenti che sono già operative. Vogliamo tornare a occuparci di corpo Forestale che dobbiamo dotare di mezzi idonei per affrontare con competenza e per tempo l’antincendio. Per la prima volta nella storia abbiamo inserito 9 milioni nell’esercizio provvisorio per far sì che la campagna antincendio parta veramente a giugno. Ci stiamo occupando di demanio marittimo e di Arpa. Quest’ultima, infatti deve guardare alla tutela ambientale ma deve anche essere centro di ricerca”.

“Abbiamo in mente una rivisitazione complessiva dei piani regolatori generali e vogliamo affrontare definitivamente il tema dell’abusivismo. E’ una ferita aperta che deve essere chiusa. Bisogna affrontarlo con una legge condivisa che scriveremo insieme per portarla in Parlamento dove il confronto deve essere fra tutti. E’ necessaria una norma di buon senso che deve essere costruita insieme a tutti, magistratura compresa. Stiamo creando una cabina di regia per fare una legge che dia, finalmente, una risposta definitiva”.

“L’abusivismo è sempre un reato e questo non lo dobbiamo dimenticare ma ci sono situazioni particolari che vanno considerate con buon senso ma nel pieno rispetto della normativa anche in ragione delle ultime pronunce della suprema Corte di Cassazione”.

“Sui termovalorizzatori sono in linea con quanto detto dal presidente della Regione. Serve una riforma per eliminare i vecchi Ato e Aro, ovvero 54 sovrastrutture inutili. Vogliamo tornare ai vecchi ambiti delle nove province con una struttura snella”.

“Tutto ovviamente passa attraverso la collaborazione dei cittadini con l’incremento della differenziata – ha spiegato – I numeri della differenziata sono ridicoli. La percentuale di umido rispetto al totale è di circa il 15%. A regime, saranno i singoli ambiti a stabilire come smaltirla. Prima la riforma deve passare all’Ars. Il governo regionale deve dare l’indirizzo politico e non deve occuparsi di smaltire i rifiuti”.

Infine l’allarme sulle risorse “Abbiamo scoperto che la mancanza di un adeguato management nella gestione dei Parchi sta rischiando di farci perdere 54 dei 56 milioni di fondi europei a cui potevamo accedere. Abbiamo già commissariato il Parco dei Sicani e dell’Alcantara, la nostra idea è quella di ripubblicare il bando per 54 milioni”.

“In queste zone – ha aggiunto – pensiamo anche di utilizzare i forestali, come nella mission data dal presidente della Regione: una sorta di gestione integrata anche tra assessorati diversi per tutelare veramente i territori e impiegare il personale in maniera corretta. Ci sono anche delle intersezioni con l’assessorato all’Agricoltura in termini di risorse e territorio. Infatti noi dovremmo gestire i parchi e loro le riserve, ma spesso le due cose si sovrappongono dal punto di vista territoriale”.

(video Marcella Chirchio)