“Una società dormiente che gestisce un fondo di investimenti che fa riferimento ad altre società chiuse”. E’ l’analisi che fa oggi il Sole 24 Ore scrivendo della Integritas Capital, che si candida a divenire la nuova proprietà dell’Us Città di Palermo (le redini passeranno formalmente di mano a fine mese).

Secondo il quotidiano di Confindustria sarebbe ‘non operativa’ e  porterebbe ad “una girandola di nomi e passaggi societari che partono dalla Gran Bretagna fino ad arrivare in Australia, passando per le Seychelles”.

Va detto che di Integritas Capital, però, ne esistono ben quattro con quattro diverse denominazioni e il fondo a cui faceva riferimento Paul Baccaglini non è quello di Luis Frost che lunedì scorso aveva precisato di non avere rapporti con il giovane manager scelto da Zamparini.

Ieri nella sala stampa del Barbera è stato presentato il nuovo presidente rosanero, Paul Baccaglini, l’incontro è stato accompagnato da un comunicato della Integritas Capital Management in cui, oltre a confermare la nomina dell’ex iena a capo del Palermo, si legge che il giovane numero uno di Via del Fante è “un socio fondatore di ICM, una società di consulenza finanziaria privata”.

Il testo del comunicato che è pubblicato sulla homepage (ed unica pagina) del sito della società si conclude: “Si prega di rilasciare le vostre richieste per ulteriori informazioni, gli accordi saranno resi per contattare voi o i vostri rappresentanti. In alternativa potete liberamente scrivere le vostre richieste a info@palermocalcio.it.

Il Sole 24 Ore va avanti e ricostruendo una serie di passaggi che vanno dalla contea del Kent a Sud­Est di Londra fino ad arrivare in Australia, passando per le Seychelles, giunge ad una conclusione che tuttavia, ed è bene sottolinearlo, resta solo un’ipotesi: “Da quello che si capisce in generale – si legge sul quotidiano di Confindustria – si tratta di società molto fragili che nascono con pochissimi capitali, cambiano pelle frequentemente e poi vengono chiuse. Si potrebbe trattare di società veicolo: case vuote in attesa di essere riempite”.

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