La guerra a colpi di ricorsi per ora ha fatto segnare un punto alla dottoressa. Con la sospensione da parte del Tar della richiesta dell’Università di Palermo di annullamento della laurea. Ma la storia non è ancora conclusa.
Prossima udienza ad aprile 2018. La vicenda dai contorni kafkiani ha preso il via l’anno scorso. Dopo circa nove anni dalla laurea in Economia e Commercio con 110 e lode per M.Y., 35 anni, si è materializzato un incubo. Ha ricevuto nel 2016 una nota, a firma del coordinatore della segreteria studenti, con la quale si comunicava l’avvio del procedimento di cancellazione di alcuni esami ed il conseguente annullamento del titolo di laurea.
La commercialista non si è persa d’animo e ha presentato una memoria procedimentale per fare valere le sue ragioni. Ma nonostante ciò il Rettore dell’Università di Palermo ha disposto l’annullamento in autotutela di quattro esami e del titolo accademico, con richiesta di restituzione della pergamena di laurea. A questo punto la commercialista ha presentato un ricorso al Tar Sicilia contro l’Università degli Studi di Palermo, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Gerlando Alonge, per l’annullamento, previa sospensione, del provvedimento di annullamento in autotutela del titolo accademico. Contestando il procedimento amministrativo sotto molteplici profili, sia “sotto quello del superamento del termine di diciotto mesi entro cui la pubblica amministrazione può annullare un provvedimento illegittimo, sia per la mancanza di motivazione sulle osservazioni presentate dalla ricorrente, citando numerosi precedenti del consiglio di Stato a sostegno delle proprie tesi difensive”.
Ed ancora sottolineando che “il disordine organizzativo accertato nei locali degli archivi e nelle sedi dislocate di raccolta dei verbali e degli statini di esame non è certo imputabile alla ricorrente”. Infine il Tar Sicilia ha accolto la domanda incidentale di sospensione dell’ esecuzione dei provvedimenti impugnati, in attesa definizione del giudizio nel merito.
La commercialista per il momento manterrà il diploma di laurea e continuerà regolarmente ad insegnare negli istituti di istruzione superiore.
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