Vampe di San Giuseppe, ci risiamo. Paura questo pomeriggio in via Tiro a Segno, a Palermo. Intorno alle 16, alcune persone di cui non si conoscono le generalità hanno dato alle fiamme una grossa pila di legname e di altro genere di rifiuti ingombranti. L’episodio è avvenuto nei pressi dell’Ecomostro, struttura abbandonata da decenni e in attesa di demolizione da parte del Comune. Dal luogo del rogo si sono innalzate fiamme alte diversi metri, nonchè una coltre di fumo bianco che ha invaso l’intera zona.
Operazioni di spegnimento in corso
Fatto per il quale i residenti dell’area residenziale della II Circoscrizione sono stati costretti a chiudersi in casa per non respirare i miasmi provenienti dalla strada. Come se non bastasse, qualcuno ha perfino tolto i cassonetti dal loro tradizionale posto, per utilizzarli impropriamente per bloccare la strada, impedendo così il transito dei mezzi. I vigili del fuoco sono riusciti a giungere sul posto intorno alle 17. Le operazioni di spegnimento sono ancora in corso.
Lancio di bottiglie contro la polizia a Ballarò
Problemi di ordine pubblico anche a Ballarò. In piazza San Saverio, cuore pulsante dell’area popolare, è stata data alle fiamme un’altra vampa di San Giuseppe. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine in assetto anti-sommossa, le quali sono state raggiunte da un fitto lancio di bottiglie. “Le vampe sono un pezzo della tradizione di questa città, ma bisogna trovare luoghi sicuri per realizzarli. Sicuramente non è questo il modo di celebrare una festa come quella di San Giuseppe – sottolinea il consigliere della I Circoscrizione Massimo Castiglia -. Non si possono lanciare oggetti contro la polizia. E’ una cosa indescrivibile. Qualcuno si può fare male. Vorrei inoltre capire come si risveglierà domani il complesso di San Saverio. Purtroppo parliamo di un fenomeno noto e ad oggi mai risolto”. Parole condivise sui social anche dal rettore della chiesa di San Francesco Saverio don Massimiliano Lo Chirco. “Palermo ha un futuro, ma non deve passare dalle vampe di San Giuseppe, dalle scene di guerriglia contro la polizia. Non è questa la città che vogliamo”.
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