accade a palermo, disagi per gli studenti pendolari

Vandali all’Alberghiero, scuola chiusa: alunni spostati in succursale

Hanno saccheggiato, distrutto, depredato e per gli studenti non c’è pace. Vandali in azione all’istituto alberghiero “Paolo Borsellino” di Palermo, nel rione Pallavicino, dove i locali sono stati dichiarati inagibili.

Per poter continuare a fare lezione, gli studenti delle circa trenta classi dovranno utilizzare gli spazi della succursale, in via Spedalieri. Ma sorgono problemi non indifferenti: le aule infatti sono disponibili solo nel pomeriggio, dalle 14 alle 19,15.

Monta la protesta di docenti, genitori e soprattutto studenti: grandi i disagi per i pendolari, che arrivano da Carini, Cinisi e Capaci e per chi abita nelle lontane periferie cittadine, costretto, dovendosi muovere con i mezzi pubblici, a rientrare a casa a tarda ora.

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“Una settimana fa – dicono gli studenti a Repubblica Palermo – qualcuno si è introdotto nell’edificio durante la notte, ha allagato la struttura e ha danneggiato l’ impianto elettrico. Sospettiamo che siano stati dei nostri compagni perché già da un po’ di giorni circolava una certa agitazione. Qualcuno, forse, voleva far saltare il ricevimento con i genitori”. Ricevimento, però, che si è regolarmente tenuto venerdì e ieri pomeriggio, nella sede della succursale.

“Temiamo che gli studenti si assentino ancora di più – dicono alcuni docenti – E non abbiamo ben capito il motivo della chiusura. È per colpa degli atti vandalici di lunedì? Cosa è successo di preciso? Attendiamo chiarimenti dalla dirigente e nell’ attesa facciamo il possibile per garantire le lezioni. Abbiamo aspettato una settimana per ricominciare le lezioni perché dovevamo organizzarci per trasferire le classi”.

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La sede di piazza Bellissima dovrebbe restare chiusa per 30 giorni. Se questo periodo dovesse prolungarsi, bisognerebbe mettersi d’accordo con gli studenti della succursale, e spostare loro al pomeriggio, in modo di ‘dividere’ equamente i disagi.

L’atto vandalico di lunedì è solo l’ultimo di una lunga serie. Già a settembre erano stati allagati alcuni laboratori, danneggiati gli estintori, lanciati dei fumogeni e rubati i tablet.

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