Vandalizzata l’agenzia Unicredit da poco inaugurata in Via Roma. Stanotte è stata imbrattata con della vernice una delle vetrine della nuova filiale di Unicredit in Via Roma.

“Purtroppo, continua la serie di danni, furti e atti vandalici che colpiscono le attività produttive site in Via Roma a Palermo – afferma Gabriele Urzì Dirigente nazionale Fabi e Responsabile Salute e Sicurezza Fabi Palermo. Solo nel dicembre scorso era stata colpita la Rinascente sita nella stessa via con ingenti danni e furti di abbigliamento e gioielli. Stanotte alcuni sconosciuti hanno imbrattato la vetrina della nostra nuova filiale con scritte “stop fossil finance” che fa riferimento ad una campagna che contro l’industria dei combustibili fossili e il correlato sostegno della finanza globale.

Evito qualsivoglia commento e lascio agli investigatori stabilire se e quanto sia veritiera la matrice dell’atto criminoso che, di certo, non aiuta la sostenibilità dell’economia ma è e resta un vile atto criminale. Peraltro, Unicredit è fortemente impegnata nelle tematiche ESG (Environmental, Social, Governance) e nella diffusione del concetto che la rappresentazione del vero valore delle imprese è determinata dall’integrazione tra i risultati economi e i risultati legati alla sostenibilità ambientale, all’impatto sociale e alla governance”.

A rivendicare l’azione sono stati gli attivisti di Ape, Assemblea Popolare Ecologista. “Unicredit e Intesa Sanpaolo – dicono – i due principali gruppi bancari italiani, sono ancora oggi tra i maggiori finanziatori a livello globale dell’industria dell’energia fossile, sostenendo con i loro finanziamenti miliardari le aziende multinazionali che sono responsabili dell’estrazione delle fonti di energia climalteranti come carbone, petrolio e gas. Nonostante i proclami green, infatti, nel 2023 Unicredit ha investito 6.5 miliardi di dollari in aziende il cui core-business è legato alle fonti fossili. Intesa Sanpaolo, invece, quasi 6 miliardi, in deciso aumento rispetto ai 4.7 dell’anno precedente”.